Ci sono delle luci che non ha creato l’uomo, che non provocano alcun tipo di inquinamento, che la natura ci regala e che non sono i raggi solari: sono gli oceani che brillano di notte. Anche se non è magia, ma un fenomeno scientifico chiamato bioluminescenza, lo spettacolo conserva intatto il suo fascino, oltre a un velo di romanticismo, che attira ogni anno migliaia di turisti.
Di solito è causato dalle alghe in sospensione sull’acqua, come succede all’aria quando svolazzano le lucciole, che emettono un bagliore ogni volta che urtano le sue particelle. E gli urti a volte sono causati dalle maree, oppure dal moto di una barca o da un pesce si muove nell’acqua.
Di tanto in tanto, il bagliore è ancora abbastanza forte da essere provocato dal delicato tocco di un dito.
Ecco 5 posti sulla Terra dove si può ammirare una luce che sembra provenire dagli abissi.
L’ultima immagine però, che viene dal Giappone, è un po’ speciale. L'oceano non si illumina a causa delle alghe come nei primi quattro casi: il bagliore di Toyama Bay viene infatti da creatura fosforescente chiamata calamaro lucciola. Ogni anno, da marzo a giugno, la baia è letteralmente inondata da milioni di questi animali, lunghi circa 8 centimetri, che salgono in superficie dalle profondità del mare per riprodursi.
Qualche idea per le vacanze estive.
Roberta De Carolis
Foto: Mother Nature Network
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