Tra le tante ipotesi sul modo in cui prima o poi, l'umanità si estinguerà, una di queste è l'eruzione vulcanica, con le drammatiche conseguenze che essa comporta. E la storia, di eventi disastrosi legati ai vulcani, ce ne racconta numerosi.
I vulcani. Forgiati da strati di lava, possono essere sommersi nelle acque degli oceani o essere ben visibili come monito di un possibile imminente pericolo. Se ne distinguono di due tipi. Quelli cosiddetti "a scudo", più bassi e larghi, le cui eruzioni sono meno disastrose di quelli "a cono", al contrario, più violenti.
Ma quali sono i vulcani più grandi e affascinanti che puntellano il nostro pianeta? Ecco una lista pubblicata da LiveScience, dove se ne considera il volume e non all'altezza.
Massiccio Tamu
Di recente scoperto, il Massiccio Tamu giace in fondo all'Oceano Pacifico. Alto circa 4 mila metri, Tamu si trova in cima alla lista dei vulcani più imponenti del pianeta per i suoi 2,5 milioni di km cubi. Il vulcano fa parte della categoria cosiddetta "a scudo" e, precisamente, è stato localizzato 1.600 chilometri a est del Giappone. Non è molto autorevole in altezza, ma colpisce per l'estensione, quasi 4 chilometri, e fa parte di un altopiano denominato Rise Shatsky. Per anni gli scienziati ritenevano che, in realtà, fossero più vulcani a costituire il massiccio. La sua ultima eruzione risale a 144 milioni di anni fa.
Monte Kilimanjaro
Con i suoi 4.800 chilometri cubi, questo gigante è formato da tre vulcani che sovrastano Tanzania e Kenya. Il Kilimanjaro è attivo, esplosivo e conico. La sua ultima eruzione risale a 360 mila anni fa.
Mauna Loa
È il più grande vulcano del mondo con i suoi 40 mila chilometri cubici e si trova a Big Island, nelle Hawaii. L'ultima volta che ha eruttato è stato nel 1984. Secondo i geologi, affinché si formasse l'isola delle Hawaii, sono occorsi circa un milione di anni, partendo dal fondale marino per giungere alle meraviglie che si vedono sulla superficie.
Ichinsky
Ci spostiamo in Russia. E Ichinsky è uno dei più grandi vulcani dei 29 attivi sulla penisola della Kamchatka. Le sue eruzioni fanno parte del passato, fino a 10 mila anni fa, e la sua potenza è stata in grado di lanciare nell'aria ceneri fino ad un'altezza di 15 chilometri.
Sierra Negra
Se le isole Galapagos esistono è grazie ai vulcani attivi, come il Sierra Negra che, nel 2005, ha eruttato una colonna di fumo e ceneri fino a 7,5 chilometri. La sua eruzione ha contribuito a formare Isla Isabela, la più grande delle Galapagos. Una vecchia conoscenza anche per Charles Darwin che, nel 1835, vi si recò. E da allora, ha eruttato più di 60 volte.
Federica Vitale
Leggi anche: