Si presenta come una cicatrice sulla Terra nelle immagini aeree che siamo abituati a vedere nelle riviste o nei documentari. Vista dal vivo appare come un tranquillo ricamo di colline formate dal tempo. Stiamo parlando della Faglia di San Andreas, in California. E NextMe si è recato sul posto per conoscere di persona quello che è il punto di congiunzione di due placche terrestri.
Il punto di osservazione raggiunto è uno dei pochi accessibili. Si chiama Wallace Creek, nel cuore dello stato californiano. Proprio questo punto, preso come riferimento ipotetico, tra 10 milioni di anni potrebbe essere proiettato verso il Golden Gate di San Francisco. Infatti, stando alle osservazioni effettuate dai geologi, la placca pacifica e quella nordamericana si sposterebbero l'una nel verso opposto dell'altra di circa 34 millimetri annui.
Quello che intorno si vede è il risultato del lavoro perpetuo di milioni anni. Una corona di montagne senza alcuna interruzione che di fatto costituisce il prodotto di uno spostamento incessante nel tempo.
Negli ultimi sei anni, un team di scienziati provenienti da diverse istituzioni si è riunito in un progetto chiamato SAFOD o San Andreas Fault Observatory in the Deep. In pratica, è stato praticato un foro al centro della faglia vicino a Parkfield California, una specifica area lungo la faglia finora conosciuta. La perforazione è stata effettuata al fine di sperimentare una serie di piccoli terremoti ogni anno attraverso il recupero e lo studio di alcuni campioni di roccia.
I geologi Chris Maron e Brett Carpenter e l'idro-geologo Demian Saffer sono giunti ad una comprensione dei tipi di rocce coinvolte nei grandi terremoti. Attraverso rigorosi test di laboratorio presso il Penn State, si sono determinati i punti di forza e di rottura delle rocce. Ma per loro stessa affermazione, il progetto SAFOD é solo un pezzo di un complesso puzzle con il difficile obiettivo di riuscire a predire quando e dove si verificheranno i terremoti, onde evitarne di devastanti come quello che colpì il Giappone l'11 marzo 2011.
Nel frattempo, i geologi confermano che in California sarebbe imminente un mega terremoto. Tuttavia, questo evento catastrofico è annunciato da molti anni e i californiani conoscono bene l'entità del rischio, vivendo da sempre su una zona altamente sismica in grado di proiettare questo segmento del paese nell'Oceano Pacifico. Dal 2011, gli allarmi si sono intensificati in modo significativo. Come fosse una pentola fumante, infatti, una pressione si starebbe creando sotto la superficie dello stato californiano e potrebbe scatenare un forte terremoto in qualsiasi momento. Ed è la conclusione alla quale si è giunti in seguito al recente studio dell'istituto di Oceanografia Scripps.
NextMe consiglia. Non è molto conosciuto poiché non proprio raggiungibile nei consueti itinerari turistici, ma comunque suggestivo e straordinario. È il Soda Lake a poche miglia dalla faglia di San Andreas. Una vasta distesa bianca nel Carrizo Plain National Monument, in pratica un antico lago preistorico ora prosciugato sulla cui superficie rimane una concentrazione di solfati e sali carbonati. Un ambiente ostile a qualsiasi forma di vita e circondato da una vallata sterminata di arbusti secchi, i tipici "bush" americani mossi dal vento.
Federica Vitale
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