Primavera in arrivo…con un giorno di anticipo

primavera

Con la stagione dei colori alle porte non stiamo troppo lì a badare a quel che succede veramente nell’universo: per noi il 21 marzo segna l’ingresso della stagione primaverile, e questo è quanto. Ma l’andamento degli equinozi, a ben guardare, fa cadere quello di primavera sulla data del 20 marzo quest’anno, e non è neanche la prima volta.

Sembra infatti che da qualche tempo (è così regolarmente dal 2008) sia diventata la regola più che l’eccezione: perciò mentre provvediamo speranzosi al cambio dell’armadio, l'equinozio, quel punto esatto nel cielo in cui l’eclittica interseca l’equatore, si è già verificato.

Per comprendere fino in fondo cosa accade durante l’equinozio (di primavera come d’autunno), vi basterà immaginare il piano celeste tracciato dal girotondo continuo che la terra fa intorno al sole: ecco, quella è l’eclittica. L’eclittica incontra il piano dell’equatore solo due volte nel corso dell’anno, vista l’inclinazione dell’asse terrestre (peraltro in aumento proprio di recente), e questi due punti sono proprio l’equinozio di primavera e quello d’autunno.

Nel caso specifico, il sole risulta precisamente perpendicolare all’equatore, perciò nel dividere la terra in due parti uguali di luce e buio passa per i poli, mentre noi lo vediamo sorgere perfettamente a est e tramontare perfettamente a ovest. In linea puramente teorica, durante l’equinozio notte e giorno dovrebbero avere uguale durata, anche se in verità il giorno è un po’ più lungo, e il sole non sorge proprio a est, non con tale precisione.

Negli ultimi quattro anni comunque, e così sarà almeno fino al 2020, l’intersezione di cui parliamo avviene con un giorno di anticipo. Ciò significa che se vogliamo davvero festeggiare l’arrivo della primavera, siamo già in ritardo: avremmo dovuto salutarla ieri, 20 marzo, non oggi.

Annalisa Di Branco

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