
Le finestre del futuro saranno in grafene e potranno produrre energia elettrica pulita. Da anni si parla di fotovoltaico trasparente ma l'ultima novità è italiana e arriva dall'Università di Tor Vergata.

Fusione fredda: ma l’E-cat di Andrea Rossi funziona? Un test indipendente affermerebbe di sì, almeno per il dispositivo da 1 MW. Fabio Penon, ingegnere nucleare con particolare esperienza nella verifica di funzionalità degli impianti, conferma le misure dichiarate dalla Leonardo Corporation. Così, dopo il brevetto statunitense, l’inventore italiano incassa un nuovo sì.

Dalla fantascienza alla realtà. Un motore simile a quello dell'Enterprise di Star Trek è ciò su cui sta lavorando un team di fisici. Una macchina delle meraviglie, in grado di spingere i veicoli spaziali a una velocità pari al 40% di quella della luce. E il “combustibile” potrebbe essere l'antimateria.

Addio benzina, diesel e gpl. Le auto del futuro potranno essere alimentate con l'anidride carbonica. Un nuovo studio condotto dagli scienziati dell'Università della California del Sud ha dimostrato che è possibile trasformare la CO2 in metanolo a temperature relativamente basse.

C’è un’importante novità in oltre 3.500 Eni Station: è nato Eni Diesel +, un nuovo carburante con il 15% di componente rinnovabile che garantisce la massima efficienza del motore e allo stesso tempo contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 in media del 5% e le emissioni gassose inquinanti della vettura (idrocarburi e ossido di carbonio) fino al 40%.

Fusione fredda. All’E-cat di Andrea Rossi assegnato il brevetto USA. Il patent office statunitense crede all’inventore italiano, dopo diverse perplessità e il no dell’Europa. Il brevetto tutela E-cat come fluido riscaldante sulla base del cosiddetto ‘Effetto Rossi’, descritto in ogni sua parte. Una vittoria da tempo attesa.

Le batterie del futuro potranno allungarsi e piegarsi come gli origami, riuscendo a mantenere intatta la loro funzionalità. La secolare arte giapponese ha ispirato recenti le tecnologie flessibili per immagazzinare l'energia.

Le batterie del futuro di smartphone e tablet potrebbero essere in alluminio e ricaricarsi in appena un minuto. È questa l'ultima invenzione sul fronte dell'accumulo di energia e viene dalla Stanford University, dove due ricercatori hanno messo a punto un sistema basato non sul lito ma sugli ioni di alluminio.