Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica ‘Nature Photonics’ del giugno scorso descrive come alcuni scienziati, in Cina, siano riusciti a portare la tecnologia delle telecomunicazioni ad un livello in stile Star Trek. Gli scienziati credono che questa svolta della scienza dei fotoni porterà ad una comunicazione globale criptata ed indistruttibile.
Gli esperti hanno utilizzato il teletrasporto fotonico per trasportare informazioni ad una distanza record di 9,9 miglia (16 chilometri). Sono riusciti ad unire pezzi di luce e materia e poi ad utilizzare le proprietà di questo legame per spostare informazioni.
Unire minuscoli pezzi di luce e materia, il cosiddetto ‘teletrasporto quantico’, non è una novità; il problema è che finora non erano mai riusciti a farci molto. I pezzi si sciolgono dopo spostamenti di poche iarde; il trucco è tenere legati insieme luce e materia il più possibile.
Questo è il principio di fondo: quando pezzi di luce e materia si uniscono, ciò che accade ad una particella accade all’altra. Gli scienziati riescono solamente a spostare informazioni finché gli atomi restano uniti, perciò tenerli uniti per quasi 10 miglia è sorprendente.
In sostanza, i ricercatori hanno utilizzato un laser blu, un semiconduttore ed un cristallo di beta-bario borato per unire due fotoni di luce. Poi hanno spedito il fotone con più energia da Pechino ad una località nella provincia di Hebei, distante 9,9 miglia. Sono riusciti a far sì che, quando uno dei due fotoni ha cambiato polarizzazione, l’ha fatto anche l’altro.
Quelli tra di noi aperti alla scienza probabilmente sono già impressionati ma, per quelli per cui questa notizia suona un po’ come le istruzioni di uno stereo, ecco la parte migliore: tutto ciò è stato fatto attraverso lo spazio libero. Ora capiamo perché gli studiosi di tutto il mondo vedono questa nuova scoperta nell’ottica di una rete di telecomunicazioni satellitari di nuova generazione che userà il teletrasporto quantico.
Ma una chiamata telefonica su questa rete non sarà più veloce di quanto non lo sia oggi. Se infatti le chiamate telefoniche basate sul teletrasporto quantico viaggeranno più veloci della luce, la chiave decodificata viaggerà alla solita velocità.
"Sarà impossibile ascoltare una conversazione telefonica che utilizza il teletrasporto quantico - spiegano dai laboratori di Pechino - ciò perché i fotoni legati non si uniranno con altri fotoni. È come se i fotoni fossero uniti per la vita, perciò anche se il messaggio viene percepito, l’ascoltatore avrà bisogno della chiave decodificata comunicata sulla tradizionale struttura tele comunicativa".
Tuttavia, secondo gli autori del progetto "questa tecnologia sarà particolarmente utile per comunicare con le navicelle spaziali orbitanti". Ancora non si sa se si riuscirà a teletrasportare oggetti o persone su queste navicelle, ma sembra che lo Scotty di Star Trek non fosse così lontano dall’obiettivo.
Antonino Neri