Fusione fredda. Dennis Cravens vuole alimentare un’automobile elettrica con un reattore che funziona con i principi delle Lenr, proprio come l'E-cat. E per farlo ha bisogno di fondi: per questo ha organizzato una raccolta via Internet.
Il coraggioso sperimentatore è un professore di fisica in pensione, ha 62 anni, ma non si sente affatto vecchio per fare questo tentativo. “È audace. È pazzesco, ma devo provarci - scrive Cravens - Ho un paio di campioni a caldo e ho una Ford 28 Modello A che userò per un test indipendente. Ci vorranno circa 25 mila dollari per ottenere batterie al litio fosfato di ferro, motore a vapore, generatore, parti meccaniche e articoli elettrici. Ho bisogno di raccogliere 20 mila dollari per questo progetto”.
In particolare, il professore vorrebbe utilizzare la reazione tra il deuterio e un reticolo metallico, ricostruendo in scala alcuni esperimenti già esistenti. Il generatore a fusione fredda però servirebbe a ricaricare la batteria elettrica, perché secondo Cravens, è impensabile che da solo possa fornire l’energia sufficiente a far muovere il veicolo.
Il padre di questa iniziativa dichiara di aver lavorato nel campo delle Lenr per 24 anni e quindi ritiene di avere le competenze e l’esperienza sufficienti per riuscire ad attuare con successo il suo incredibile piano. In effetti era già stato contattato in passato per le sue ricerche nel campo, come in questa intervista che rilasciò nel 2008 a Steven Krivit per New Energy Times.
Cravens è però cauto: “Si tratta di progetto a lungo termine. Non posso promettere il successo, ma sicuramente lo darò il mio massimo impegno. Si prega di diffondere la parola ad amici e a coloro che pensate possano essere interessati. Io posto gli aggiornamenti mentre vado avanti”. Una ricerca del tutto open source, quindi.
Naturalmente il finanziamento dovrebbe servire proprio per una fase di start-up, quindi senza alcun riscontro sul lavoro, che non può proprio partire senza almeno una parte dei fondi necessari. Conscio che quindi potrebbe arrivare un quantitativo di soldi inferiore alle necessità, Cravens ha già pensato a come comportarsi in questo caso: utilizzerà i soldi per una sorta di demo in scala ridotta.
Non un’auto quindi, ma un modello costituito da un campione solido posto in un tubo che fungerà da “cocktail di scintillazione”, ovvero da minireattore, per verificare almeno se l’idea ha speranza di funzionare. E chissà, magari così potrà eventualmente convincere un numero sufficiente di finanziatori.
Roberta De Carolis
Leggi anche:
- Fusione fredda, E-cat: ulteriore ritardo sui report indipendenti