Recuperare i gas di scarico dell'auto per alimentare la propria vettura. È questa l'idea di uno studente di ingegneria meccanica della Purdue University, Yaguo Wang, che lavora presso il Birck Nanotechnology Center.
Grazie a dei particolari generatori termoelettrici, progettati insieme alla General Motors, i gas di scarico potranno tornare utili, convertendo le loro emissioni di calore in energia elettrica. In questo modo, si ridurrebbe il carico di lavoro del motore, con un conseguente risparmio di carburante.
Già a partire da gennaio, il team di studiosi installerà un primo prototipo dietro al catalizzatore di una macchina, dove verrà raccolto il calore dai gas di scarico, che potrà raggiungere i 1.300 gradi F. Il prototipo comprende piccole schegge metalliche di pochi centimetri quadrati.
Si tratta di metalli particolari, in grado di resistere ad una enorme differenza di temperatura, poiché il lato rivolto verso il gas caldo rimane caldo e l'altra parte deve stare al fresco. “La differenza deve essere mantenuta per generare una corrente” spiega Xianfan Xu, il professore di ingegneria meccanica alla Purdue University che sta portando avanti la ricerca.
Una delle sfide più importanti del gruppo è quella di trovare un metallo che assorba il calore in modo adeguato per non trasferirlo da un lato all'altro del chip. Dal canto loro, i ricercatori di GM stanno attualmente testando lo 'skutterudite', un minerale fatto di cobalto, di arseniuro, nichel o ferro.
Ma secondo Xu non ci si deve limitare solo alle auto: “La tecnologia termoelettrica ha applicazioni che potrebbero essere utilizzate anche per sfruttare il calore residuo nelle case e nelle centrali elettriche”.
Il lavoro è stato finanziato con 1,4 milioni dollari dalla National Science Foundation e dal Dipartimento dell'Energia.
Francesca Mancuso