“Scatola Mistery” o “Scatola Misteriosa” di SHEIN: la truffa perde il pelo, ma non il vizio

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Truffa SHEIN

Negli ultimi giorni, si è registrato un preoccupante aumento di truffe che sfruttano il nome e l’immagine dell’e-commerce Shein per ingannare i consumatori. I truffatori utilizzano canali come email, social media e WhatsApp per diffondere la falsa promessa di una “scatola misteriosa” o una “Scatola Mistery Shein”, un inganno che ha già mietuto molte vittime.

Il meccanismo della truffa: come funziona e come riconoscerla

Questa truffa si basa sulla fiducia che molti consumatori ripongono in Shein, un popolare sito di e-commerce cinese con una vasta base di utenti a livello globale. La credibilità del marchio rende più facile per i truffatori ingannare le vittime, le quali ricevono messaggi apparentemente autentici tramite email, post sui social o catene di messaggi su WhatsApp. Questi messaggi contengono link a un sito web falso, che imita alla perfezione quello ufficiale di Shein.

Una volta sul sito falso, le vittime sono invitate a completare un sondaggio o a partecipare a un gioco, con la promessa di ricevere in cambio una “Scatola Mistery Shein”. In passato, truffe simili offrivano gift card di importi variabili, dai 20 ai 500 euro.

Ecco un esempio del messaggio ingannevole che le vittime possono ricevere:

Ogni settimana scegliamo 50 clienti dal nostro sistema per ricevere una SCATOLA MISTERY SHEIN, con l’obiettivo di migliorare la soddisfazione e la fiducia! E tu sei uno dei nostri clienti selezionati della settimana!

 

Tutto ciò che devi fare è rispondere a un breve sondaggio composto da 8 domande per ricevere il tuo premio gratuitamente. In caso contrario, puoi ignorare questa email o scegliere di non completare il sondaggio.

Dopo aver completato il sondaggio o il gioco, le vittime sono informate falsamente di aver vinto il premio e viene loro richiesto di inserire i dettagli della carta di credito per “ricevere” il premio. È qui che la truffa diventa evidente: i dati della carta, inclusi numero e codice CVV, vengono raccolti tramite un sito non sicuro, consentendo ai truffatori di effettuare acquisti fraudolenti con le informazioni rubate.

Come proteggersi da queste truffe: consigli pratici

I truffatori utilizzano vari espedienti per attirare le vittime nei loro siti fasulli, tra cui la registrazione di domini simili a quelli ufficiali, link ingannevoli e post sui social network. Inoltre, un fenomeno noto come “traffic cloaking” consente loro di manipolare i risultati dei motori di ricerca, mostrando contenuti diversi a seconda dell’utente, aumentando così l’efficacia della truffa.

Per difendersi da queste truffe, è essenziale mantenere un atteggiamento scettico di fronte a offerte troppo allettanti e verificare sempre l’autenticità dei siti web prima di inserire dati personali. Ignorare comunicazioni non sollecitate e utilizzare software antivirus aggiornato può aiutare a ridurre significativamente il rischio di cadere in queste trappole.