
Alcuni tra gli antenati degli esseri umani mangiavano foglie, cortecce, frutta e noci, e secondo gli scienziati questo indica che vivevano in un ambiente più boscoso di quanto si pensasse. I ricercatori, tra cui Darryl De Ruiter, antropologo della Texas A&M University, hanno descritto la sorprendete scoperta su Nature.

L'Homo erectus conviveva con altre due specie? A sostenerlo uno studio riportato dal magazine Nature che si riferisce ad una scoperta fatta in Kenya, nell'ambito delle ricerche sull'evoluzione umana. Gli “intrusi” in questione sarebbero altre due specie del genere Homo, l'Homo habilis e l'Homo rudolfensis, rispettivamente risalenti tra 1,78 e 1,95 milioni di anni fa.

La scomparsa dell’uomo di Neanderthal è un tema che da lungo tempo suscita interesse e curiosità nella comunità scientifica. Si registra infatti un vivo dibattito tra chi sostiene che la causa principale dell’estinzione fu il cambiamento climatico, chi invece imputa un maggior peso alla minore capacità di sopravvivenza dell’uomo di Neanderthal rispetto all’Homo sapiens. Un nuovo studio in materia, realizzato da un gruppo di circa quaranta ricercatori, guidati da John Lowe of Royal Holloway dell’Università di Londra, potrebbe gettare nuova luce sulla questione.

Anche in Antartide crescevano le palme. L'albero tipico dei paesi tropicali era presente anche al Polo Sud. Lo ha scoprerto uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Glasgow.

Anche l'uomo di Neanderthal mangiava verdure. Chi lo avrebbe mai detto? Soprattutto considerando che finora tutti gli studiosi si erano fermati all’idea che i nostri antenati si cibassero innanzitutto di carne e, per questa ragione, quando a causa della glaciazione gli animali si estinsero, fu destinato a scomparire anche questo primo esemplare di uomo. Pare invece che tali ominidi apprezzassero anche le verdure, meglio se cotte, che costituivano risorsa importante della loro alimentazione.

Il ciclo di eruzioni dei Campi Flegrei, di grande portata, avvenuto circa 40mila anni fa nel sud Italia, può aver giocato un ruolo importante nell’influenzare la demografia delle popolazioni paleolitiche delle regioni centrali e orientali del Mediterraneo, abitate sia da uomini di Neanderthal che dai primi sapiens moderni.

È considerato il cubo di Rubik dell'Antica Cina, della quale ci rimangono oggi oggetti raffinati di arte fine e di artigianato. Non è un vero e proprio cubo, ma il rompicapo è molto simile. In realtà sono delle sfere di avorio intagliato che ben riassumono l'eleganza del dettaglio dell'antica arte cinese.

I dinosauri non erano animali a sangue freddo. La caratteristica che finora ha portato gli esperti a considerarli tali è stata ritrovata anche in alcuni animali a sangue caldo: si tratta degli anelli delle loro ossa. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori dell'Università Autonoma di Barcellona (UAB) che ha così riaperto il dibattito sui questi grandi rettili che vissero sulla Terra durante la preistoria.