Gli esseri umani moderni potrebbero aver causato l'estinzione degli 'Hobbit'. A ipotizzarlo è stata una nuova ricerca condotta dagli scienziati della Smithsonian Institution. Questi ultimi hanno trovato nuove prove relative alla scomparsa degli “hobbit” indonesiani, portandone indietro la data della scomparsa.
Dopo oltre 8 anni di scavi e studi presso il sito in cui si trova la grotta indonesiana di Liang Bua, gli scienziati hanno scoperto che la specie dei Flores (Homo floresiensis) non sarebbe scomparsa 12.000 anni fa ma circa 50.000 anni fa, nello stesso periodo in cui gli esseri umani moderni, prima distribuiti in tutta la regione, raggiunsero l'Australia.
Nel 2003, gli archeologi hanno scoperto i resti di uno scheletro umano sotto la superficie attuale di Liang Bua. Il cranio rivelò una creatura dalle dimensioni estremamente piccole, con il cervello grande quanto quello di uno scimpanzé. Le ossa degli arti mostrarono che si trattava di un adulto alto circa 106 centimetri, con caratteristiche simili a quelle delle specie umane che vissero in Africa e in Asia tra 1 e 3 milioni di anni fa. Questo membro della famiglia umana, chiamato H. floresiensis venne soprannominato l'“hobbit”.
I nuovi scavi sono stati effettuati dagli scienziati della Smithsonian Institution tra il 2007 e il 2014 in collaborazione con il Centro nazionale di ricerca per Archeologia dell'Indonesia e l'Università australiana di Wollongong e hanno rivelato una sequenza stratigrafica molto più complesa di quanto si pensasse in origine.
Le nuove date relative ai resti scheletrici di H. floresiensis vanno da 100.000 a 60.000 anni fa con i manufatti in pietra probabilmente realizzati da questa specie circa 50.000 anni fa. Gli esseri umani moderni si avventurarono attraverso le isole del sud est asiatico in quel periodo, ma non si sa con certezza se le due specie si siano mai incontrate.
L'autore principale dello studio, Thomas Sutikna dell'Università di Wollongong e del Centro Nazionale di Ricerca dell'Archeologia, ha detto:
“Durante i nostri scavi originali non ci siamo accorti che i depositi 'hobbit' vicino alla parete orientale della grotta fossero simili per età a quelli vicino al centro grotta, che avevamo datato a circa 74.000 anni fa. Una volta che abbiamo esteso i nostri scavi originali, è diventato sempre più chiaro che c'erano tanti residui di depositi vecchi troncati da una superficie erosa che scendeva ripida verso la caverna”.
Lo studio è stato pubblicato su Nature.
Francesca Mancuso
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