L’enigma riguardante la scoperta dell’America, causa di polemiche e dispute tra gli studiosi, è lungi dall’essere risolto. In realtà, il quesito è unico e molto semplice: qualcuno approdò in America prima del 1492? Sono due le correnti di pensiero che si sono formate al riguardo: quella ‘isolazionista’ e quella cosiddetta ‘diffusionista’.
Per gli studiosi isolazionisti, la risposta all’annoso quesito fa sì che il problema si esaurisca con i Vichinghi, i quali tra il 600 e il 1000 della nostra era approdarono a Terranova. A confermarlo, le saghe norvegesi che contengono riferimenti a questa terra lontana, nota all’epoca sotto il nome di Vinland. Questo evento, secondo l’opinione di molti, rappresentò uno sporadico avvenimento nella storia del continente americano, visto che i Vichinghi abbandonarono solo dopo un breve periodo le coste nordamericane senza avere allacciato rapporti culturali con le popolazioni autoctone.
E c'è inoltre chi, come gli antropologi Bruce Bradley dell'Università di Exeter e Dennis Stanford dello Smithsonian Institution, sostiene che molto prima del passaggio attraverso lo stretto di Bering, tra i 24 mila e i 18 mila anni fa, ovvero in pieno periodo glaciale, diversi gruppi umani si mossero dalla Solutrea (regione comprendente la Spagna settentrionale e parte della Francia), raggiungendo l’America navigando lungo la costa, spinti da problemi di sopravvivenza e probabilmente costretti a seguire le migrazioni dei mammiferi. Le prove di viaggi e contatti, dunque, tra America e altri continenti, prima della Conquista colombiana, ci sono ma sono tuttora volutamente ignorate.
Oggi, l'evidenza a sostegno di tali ipotesi giunge dalla scoperta di alcuni strumenti datati tra i 18 mila e i 26 mila anni fa rinvenuti in alcune zone degli Stati Uniti orientali, le cui caratteristiche sono molto simili alle produzioni della civiltà solutrea. Si tratta di un coltello di osso rinvenuto a 80 chilometri dalle coste della Virginia e a 75 metri di profondità. Spiega Bradley: "Per quanto giovane possa essere il coltello è databile 14.500 anni, in base al fatto che all'epoca la terra era sommersa dall'acqua".
I due studiosi concordano sul fatto che tali strumenti non possono essere provenienti dalla Siberia. Dunque, potrebbero esservi giunti molto prima. Per questo, l'unica risposta al dubbio è che furono i Solutrei a portare tali artefatti sul suolo americano qualcosa come 23 mila anni or sono. Ma gli archeologi non sono tutti concordi. Ad esempio, Lawrence Strauss, dell'Università del New Mexico di Albuquerque, sostiene che la cultura Solutrea sia scomparsa dall'Europa attorno a 16 mila anni fa, circa 5 mila anni prima che la cultura Clovis (quella che si ritiene sia la diretta discendenza dei Nativi Americani) sia apparsa in America. Ad avallare la sua teoria, il fatto che la popolazione Solutrea non aveva i mezzi per attraversare vasti spazi ghiacciati. Dunque, ciò renderebbe certa l'ipotesi che la cultura Clovis abbia sviluppato strumenti simili a quelli solutrei in completa indipendenza.
Coincidenze? Potrebbe essere. Fatto sta che, ancora oggi, non sono stati sciolti del tutto quei nodi che potrebbero lasciar confermare quale effettivamente sia stata la cultura ad aver attraversato i ghiacci per giungere sul suolo del Nuovo Mondo.
Federica Vitale