I meteoriti in Russia e l'asteroide 2012 DA14 non sono la stessa cosa. Lo assicurano gli esperti dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, che hanno spiegato che eventi come quello accaduto questa mattina negli Urali sono tutt'altro che rari. E c'è già chi ha ironizzato su una presunta “Profezia di Giacobbo”.
Ospite a Sanremo, il conduttore del celebre programma Voyager alla domanda postagli da Fazio sull'arrivo del meteorite (ma in realtà si tratta di un asteroide), ha assicurato che il corpo per fortuna non avrebbe toccato la Terra. E cita l'evento di Tunguska. Ma l'ironia del web si è già scatenata contro lo sfortunato Giacobbo.
Nel giorno in cui si attende il passaggio record dell'asteroide 2012 DA14 è forse un caso che in Russia ci sia una pioggia di meteoriti degna della cinematografia americana? C'è poco da stare allegri e da ironizzare, visto che Giovanni Valsecchi, dell'INAF - IAPS di Roma, esperto di meteoriti, ha spiegato che quello verificatosi oggi in Russia è “un fenomeno che accade continuamente”. La Terra è continuamente bombardata da piccoli oggetti che si frantumano in atmosfera, dice Valsecchi: “Grosso modo una volta all’anno si verifica in atmosfera un evento che libera un’energia pari a quella della bomba di Hiroshima. E grosso modo una volta al mese un evento che libera un’energia pari a circa un kiloton”.
Perché allora a volte se ne parla e a volte no? “Noi non vediamo quasi mai gli effetti di questi eventi perché la Terra è sostanzialmente spopolata. Questa volta, invece, la meteora si è verificata sopra una regione abitata, vicino a una città. Con alta probabilità, fra l’altro, di avere telecamere puntate sul fenomeno, contribuendo così anche uno studio scientifico del fenomeno. I dati delle telecamere contribuiranno a ricostruire l’orbita dell’oggetto con una discreta approssimazione. I parametri più importanti si possono verificare semplicemente già osservando dalla direzione di volo”.
E sugli eventuali collegamenti con l’asteroide 2012 DA14 l'esperto di meteoriti rassicura: “A me sembra pura coincidenza. La meteora sulla Russia si è verificata 16 ore prima del passaggio di DA14 attraverso l’eclittica. Questo significa che le due orbite, in ogni caso, differirebbero di 2/3 di grado in una certa variabile angolare: questo già ci dice qualcosa. E soprattutto, il punto fondamentale è che questa meteora non viaggiava da sud verso nord, come invece farebbe un’eventuale meteora associata a DA14”.
Francesca Mancuso
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