La fine del mondo profetizzata dai Maya nel loro ormai famoso calendario di Lungo Computo è prevista per domani 21 dicembre 2012. Su questa presunta apocalisse ne sono state dette tante ma ci sono molte cose rimaste in secondo piano riguardo a questo affascinante popolo.
Alcuni degli elementi mistici di questa cultura sono ancora un mistero per molti. La questione sulla fine del mondo è solo un aspetto marginale di ciò che i Maya hanno fatto e detto durante la loro storia. Sarebbe un peccato dunque ricordarli solo per la presunta profezia sull'apocalisse. Ed ecco le 10 cose da sapere sul popolo Maya.
1. La civiltà Maya non si è estinta ma esiste ancora oggi
Più di 7 milioni di Maya vivono ancora nelle aree abitate dai loro antenati nel centro America. Molti sono stati in grado di preservare una quantità significativa del loro antico patrimonio culturale. Molto spesso si parla di impero Maya, ma la loro organizzazione era basata su un insieme di "città-stato" che si estendeva dal moderno Messico attraverso Guatemala, il Belize settentrionale fino all'Honduras e El Salvador. La civiltà Maya classica raggiunse il numero massimo di 40 città, con una popolazione pari a due 2 milioni di persone.
2. I Maya svilupparono un loro sistema di scrittura
L'impero Maya è nota per aver l'unica lingua scritta conosciuta in Mesoamerica, risalente al 300 aC. Lo stile calligrafico e la complessità pittorica dei glifi Maya sono unici al mondo e non sono paragonabili a nessun altro sistema di scrittura, con ben 800 geroglifici distinti.
3. I Maya erano abili astronomi
Uno dei quattro testi rimanenti, il Codice di Dresda risalente al periodo post Tardo Classico (1250-1520) comprende tavole astronomiche di Venere e Marte, eclissi, stagioni, maree e il moto dei pianeti. Essi possedevano anche concetti matematici avanzati, compreso l'uso dello zero.
4. Praticavano la modifica del corpo
La modifica del corpo era legata allo status. Ad esempio, le donne di rango elevato spesso avevano i loro denti limati in diversi modi con gemme e pietre incorporate nei fori. Sempre le madri di alto lignaggio tentavano di indurre lo strabismo nei loro figli mettendo delle sfere di fronte al naso, in onore di Kinich Ahau, il loro dio del sole che era strabico.
5. Furono i primi a sviluppare il consumo del cacao
Il popolo Maya fu il primo a diffondere il cacao per il consumo. Col cacao tostato si preparava una bevanda fredda e piccante. Per loro il cacao era un dono sacro degli dei, e i semi di cacao erano talvolta usati come moneta. Il cacao aveva anche un proprio dio: Ek Chuah, il dio Maya dei mercanti e del commercio.
6. Il loro mito della creazione si basa sul mais
Secondo il mito della creazione Maya, l'uomo nacque dalla “masa” ossia dalla pasta di mais, che fino ad oggi rimane un elemento essenziale della dieta indigena Maya sotto forma di tamales. Proprio le tamales sono raffigurate in antichi glifi Maya.
7. Consumavano droghe e allucinogeni
Il popolo Maya faceva uso comunemente di droghe allucinogene durante i rituali religiosi ma le stesse sostanze venivano usate anche come antidolorifici: funghi tossici, tabacco, piante, miele. Inventarono anche un nuovo modo di consumare la droga, i clisteri, utilizzati perché favorivano un assorbimento rapido ed efficace.
8. Offrivano sacrifici umani agli dèi
Potrebbe sembrare un po' macabra come scelta, ma i Maya nelle loro offerte rituali usavano il sangue umano, ottenuto attraverso lingue forate, lobi delle orecchie, genitali o altre parti del corpo. Insieme agli esseri umani, anche i giaguari venivano sacrificati.
9. Giocavano a palla
I Maya amavano giocare a palla, forse con delle racchette. Lo testimoniano alcuni scavi nei siti da loro occupati, dove sono state trovate grandi piazze, palazzi, templi e le loro famose piramidi, con campi da gioco.
10. Essi non hanno mai previsto il giorno del giudizio
Ed eccoci alla storia sulla fine del mondo. I Maya erano autori di calendari anche molto avanzati, basati sul cosiddetto "Lungo computo". Con un ciclo di 5.126 anni, il calendario aveva un fondamento numerico, quasi come un codice binario antico. Esso era composto da 13 "Baktun" (periodi di 394 anni). Il 21 dicembre 2012 segnerebbe la fine del 13° Baktun. Da qui sono nate le speculazioni sulla fine del mondo. La fine del Baktun per alcuni è stata fatta coincidere con la fine del mondo.
Ma non c'è nulla da temere. Secondo l'Istituto Nazionale di Storia antropologica del Messico, dei 15mila testi con i glifi trovati nelle antiche rovine dell'impero Maya, solo due menzionano il 2012. Si potrebbe pensare che una cosa così importante come la fine del mondo sarebbe stata molto più presente nelle loro scritture. Senza contare che vengono citati anche altri eventi dopo il 2012.
Francesca Mancuso
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