Il sito web MNN (Mother Nature Network) prova a proporre, come a ricalcare le 7 meraviglie del mondo proiettate su scala galattica, i 7 posti in cui con miglior probabilità potremmo, avventurandoci, incontrare vita extraterrestre.
Chris Carter ci ha montato su 10 serie di “X Files”, l’intero personaggio di Mulder e fin troppe ipotesi. Scienziati e sognatori, da Cyrano de Bergerac a Jules Verne, da Copernico a H. G. Wells, passando per i mistici maya, i pescatori dell’Isola di Pasqua, i ricercatori Nasa e il capitano Kirk hanno immaginato, sognato, ipotizzato, tentato di dimostrare come noi terrestri potremmo non essere i soli esseri viventi intelligenti nell’universo.
Le stelle incluse nella Via Lattea potrebbero essere fino a 400 miliardi. Diciamo che solo un quarto di esse attraggano un sistema di pianeti e che anche solo un quarto di quei sistemi contenga le condizioni favorevoli allo sviluppo di una forma di vita: resterebbero comunque centinaia di milioni di posti solo nella nostra galassia in grado, in potenza, di ospitare vita intelligente.
Ora, magari non ne abbiamo ancora la certezza, di certo – in barba agli scettici – è molto più probabile che qualcuno, altrove, ci sia.
MARTE. La “top seven” comincia con Il cosiddetto Pianeta Rosso è quello – del sistema solare – più simile al nostro. Le sonde dicono che la probabilità che vi sia o vi sia stata vita intelligente sono estremamente elevate. Stando ai rilevamenti fotografici del Mars Global Surveyor, l’acqua allo stato liquido, requisito primario, avrebbe bagnato Marte fino a circa 10 anni fa.
EUROPA. La sesta luna del pianeta ha la superficie coperta da un sottilissimo strato di ghiaggio. Lontana dal Sole, ma riscaldata “autonomamente” da venti interni provenienti dal fondo degli oceani, potrebbe infatti – tramite questo stesso calore – sciogliere la propria calotta e riportare probabilità di vita a microbi e piante. Esattamente come accadde, in tempi non proprio recentissimi, alla Terra.
TITANO. La maggiore luna di Saturno è l’unico dei satelliti non planetari ad avere un’atmosfera di protezione. È anche l’unico corpo celeste oltre alla Terra a riportare chiarissimi segni di corpi liquidi sulla superficie. Non si tratta di acqua, è vero, ma gli idrocarburi rappresentano un mix chimico ideale per le formazioni organiche.
ENCELADO è un’altra luna di Saturno, piccola quanto la Gran Bretagna, su cui si stanno osservando eruzioni attive composte in gran parte d’acqua. Sembrerebbe dunque che una massa liquida sopravviva sotto la superficie ghiacciata. Dove c’è acqua c’è vita.
GANIMEDE è la più grande luna di Giove e dell’intero sistema. È composta principalmente di rocce di silicio e acqua ghiacciata, ma sembra che gli esperti abbiano individuato un oceano a circa 200 km di profondità, proprio incastonato tra due strati di ghiaccio. Anche Ganimede è soggetto a un riscaldamento interno, che potrebbe portare allo sciogliersi di strati di ghiaccio che ora ancora impediscono la vita.
CALLISTO, altro grande satellite di Giove, secondo alcuni esperti nasconderebbe acqua sotto la superficie. A basso livello di radiazioni, Callisto è stato a lungo considerato dagli studiosi come uno dei luoghi più gettonati per un eventuale “espatrio” umano e come campo base per le future esplorazioni del sistema gioviano.
GLIESE 581 D orbita attorno a Gliese 581 circa 20 anni luce più in là della costellazione della Libra, uno dei pochi pianeti fuori dal sistema solare ad essere paragonabile per grandezza alla Terra. Anche qui sembrerebbe scorrere acqua. È proprio questo il primo serio candidato a diventare un “pianeta oceano”, con la possibilità di vita intelligente. Ecco perché è stato inviato un allegro messaggio di “ben trovati” in quella direzione. Data la distanza, i presunti alieni dovrebbero riceverlo nel 2029. Se poi dovessero esserci e avessero addirittura fantasia di risponderci, riceveremo nuove solo nel 2049. Ma che soddisfazione sarebbe. Cominciamo a contare i giorni… o almeno gli anni.
Sergio Lo Gatto