Le scimmie conoscono la matematica e distinguono le quantita'

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Anche le scimmie sono dei piccoli geni in matematica. Non solo gli esseri umani, dunque, sembrano possedere un istinto per questa materia poco gradita a gran parte degli “studenti umani”. Come gli altri primati, anche gli scimpanzé hanno dimostrato di avere una conoscenza di base dell'aritmetica e sono in grado di svolgere calcoli e di distinguere numeri grandi e piccoli.

Lo conferma un nuovo lavoro pubblicato sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences. Il gruppo di ricerca di Harvard-Yale, guidato da Margaret S. Livingstone del Dipartimento di Neurobiologia della Harvard Medical School, ha scoperto che i macachi "potrebbero combinare grandezze simbolicamente rappresentate e si è trasferita questa capacità indicando che si stava eseguendo un calcolo, e non solo memorizzando il valore di ciascuna combinazione".

Le prove sono state condotte su una serie di tre test. Quando la scimmia selezionava un numero sul touchscreen, il valore totale dei simboli sarebbe stato trasformato in ricompensa. In secondo luogo, i ricercatori hanno usato un insieme di 26 simboli corrispondenti, a loro volta, ad altrettanti premi sottoforma di gocce. Il primo turno di prove consisteva in semplici test. Se uno scimpanzé selezionava il maggiore dei due numeri, avrebbe ottenuto una ricompensa più grande. E i macachi hanno ottenuto un sorprendente successo.

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I grafici hanno mostrato la percentuale secondo la quale le scimmie sceglievano un numero piuttosto che un altro. Prediligevano, quindi, la maggiore delle due opzioni. Ma si è rilevato, invece, come gli scimpanzé facessero relativamente peggio quando i numeri non erano molto distanti tra loro. Questo è un dato importante, sostengono gli esperti. La comprensione della matematica per l'uomo si basa sul suo senso del numero. Infatti, egli può imparare il rapporto tra i numeri di varie dimensioni e come questi possono operare a vicenda. Un precedente studio aveva dimostrato come i bambini di 6 mesi di età siano in grado di distinguere solo tra due numeri se uno è almeno due volte più grande dell'altro; mentre a 9 mesi di età, i bambini riescono a distinguere tra numeri che risultano essere il doppio dell'altro.

Ma nel caso degli scimpanzé, questi non sembrano avere molta difficoltà nel distinguere tra i numeri i cui valori variano ampiamente. Per verificare come vengono distinte tali differenze, i ricercatori hanno adottato un test differente, nel quale un touchscreen mostrava un unico simbolo, associato ad un altro sul quale invece era visualizzabile il valore totale ed il suo compenso equivalente. E il risultato era, appunto, una preferenza per il numero relativo alla ricompensa più generosa. Quindi, è palese come le scimmie riescano a valutare quale numero sia maggiore e correttamente, mentre sottovalutano costantemente la più piccola delle due cifre. Sebbene, nel corso del tempo, i primati abbiano cominciato a considerare anche il numero inferiore all'interno della coppia di cifre.

L'evidenza suggerisce, dunque, che i primati sono in grado di imparare. In altre parole, la valutazione delle scimmie dipende dal contesto. Di per sé, questa non è una sorpresa, poiché la determinazione delle circostanze è fondamentale per gran parte della nostra comprensione della scala di valori.

Ed è proprio questa scala a non essere direttamente lineare o logaritmica. Al contrario, lo studio del team della Livingstone ha scoperto che tale scala è più dinamica. Essa corrisponde ai modelli osservati di risposta neuronale. "Il nostro risultato porta la codifica di grandezza simbolicamente rappresentata in accordo con le misure dirette di codificazione neuronale del valore", spiega la ricercatrice. O, in termini semplici, la capacità delle scimmie di discriminare i numeri è il riflesso non solo della propria intelligenza, ma di come i loro cervelli funzionino fisicamente.

Federica Vitale

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