Il 27 marzo torna l'ora legale: le curiosità

ora legale 2014

Domenica prossima tornerà l'ora legale. Alle due della notte tra sabato e domenica dovremo infatti regolare gli orologi portandoli avanti di un'ora. Avremo un'ora di luce in più ma anche un'ora di sonno in meno.

Quella che sembra una tortura cui siamo sottoposti all'inizio di ogni primavera, in realtà è un semplice modo per risparmiare energia tramite il minore utilizzo di illuminazione elettrica. L'ora legale, infatti, indurrebbe a un maggior sfruttamento delle ore di luce solitamente "sprecate".

Cambio notturno. Perché il cambio si effettua di notte? Nessuna profezia o scongiuro. Il protocollo che regola l'ora legale nei Paesi Europei stabilisce che per i tre fusi orari, Europa occidentale (UTC) Europa centrale (UTC+1) Europa orientale (UTC+2), il cambio dell'ora avvenga l'ultima domenica di marzo e l'ultima domenica di ottobre allo scoccare delle ore 01:00 UTC, cioè dalle ore 01:00/02:00/03:00 alle ore 02:00/03:00/04:00 in marzo, e viceversa nel mese successivo di ottobre.

Per i Paesi che adottano il fuso orario dell'Europa centrale (UTC+1, come in Italia), quando scattano le 2:00 antimeridiane dell'ultima domenica di marzo gli orologi vengono spostati avanti di un'ora, cioè l'ora che inizia alle 2:00 e termina alle 3:00 viene soppressa. Nel passaggio inverso (che avviene l'ultima domenica di ottobre), quando scattano le 3:00 antimeridiane si regola di nuovo l'orologio indietro di un'ora. In pratica, l'ora che inizia alle 2:00 e termina alle 3:00 viene ripetuta due volte. L'ora legale scatta, inoltre, contemporaneamente in tutta l'Unione europea: se il cambio avviene tra le 2 e le 3 nell'Europa centrale, avviene fra l'una e le 2 in Gran Bretagna e in Portogallo e tra le 3 e le 4 in Grecia.

La scelta di questi orari non è casuale, ma sono di fatto quelli in cui la circolazione dei treni, degli aerei soprattutto e degli altri mezzi di trasporto pubblici è ridotta al minimo e quindi si limitano all'osso tutti i disallineamenti e gli sfasamenti rispetto agli orari giornalieri programmati.

Energia risparmiata. Col ritorno dell'ora legale, qualcuno di noi potrebbe soffrire di piccoli disturbi legati al cambiamento di abitudini in rapporto alla luce, ma gli esperti garantiscono che il senso di disorientamento si riassorbe velocemente nel giro di 3 o 4 giorni. Ne vale la pena dunque, se si considera quanta energia si risparmia. Stando alle stime rilasciate da Terna Energia, proprio grazie alle lancette spostate in avanti di un'ora nei mesi da aprile a ottobre si posticipa l'uso della luce artificiale. L'anno scorso, l'Italia ha così risparmiato complessivamente 568,2 milioni di kilowattora (613 milioni di kWh il minor consumo del 2012), un valore pari al consumo medio annuo di elettricità di 210.000 famiglie.

Non a caso negli States l'ora legale, o orario estivo, viene ufficialmente chiamata "daylight saving time" (DST), letteralmente "orario di risparmio della luce diurna".

Germana Carillo

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