Una rivoluzionaria scoperta paleontologica ha recentemente illuminato il panorama dei dinosauri del Nord America. Un team di paleontologi ha identificato una nuova specie di tirannosauro, battezzata Tyrannosaurus mcraeensis, che per lungo tempo era stata erroneamente classificata come Tyrannosaurus Rex. Questa scoperta, emersa durante un’indagine approfondita di un cranio fossile parziale rinvenuto nel 1983 nella Formazione Hall Lake in Nuovo Messico, ridefinisce la nostra comprensione di queste creature preistoriche.
Il cranio, originariamente considerato parte di un T. rex e custodito presso il Museo di Storia Naturale e Scienze del New Mexico (NMMNHS), ha suscitato il sospetto dei paleontologi nel 2013, quando furono notate delle sottili ma significative anomalie nella sua forma. L’analisi, dettagliata in uno studio pubblicato il 11 gennaio su Scientific Reports, ha datato il cranio a un’epoca tra i 73 e i 71 milioni di anni fa, posizionando il T. mcraeensis come specie antecedente al T. rex di circa 3-5 milioni di anni.
Caratteristiche del T. mcraeensis
Le differenze morfologiche tra il T. mcraeensis e il suo più famoso parente sono notevoli. Nick Longrich, coautore dello studio e paleontologo dell’Università di Bath, ha evidenziato come la forma della mascella inferiore del T. mcraeensis sia più sottile e ricurva rispetto a quella del T. rex, e manchino le sporgenze o cornetti sopra gli occhi tipiche di quest’ultimo. Inoltre, il T. mcraeensis possedeva meno denti rispetto alla maggior parte degli altri tirannosauri, un tratto condiviso col T. rex che suggerisce una stretta parentela tra le due specie.
Il cranio analizzato suggerisce che le dimensioni di un T. mcraeensis adulto fossero paragonabili a quelle di un tipico T. rex, raggiungendo una lunghezza di circa 12 metri. Longrich non esclude la possibilità che esemplari più grandi di T. mcraeensis potessero superare in dimensioni il T. rex. Come predatore apicale del suo tempo, il T. mcraeensis avrebbe dominato l’ambiente di Laramidia, un’antica massa terrestre che copriva l’attuale costa occidentale del Nord America.
Questa scoperta solleva nuove questioni sull’origine e la diffusione dei tirannosauri. Precedentemente, i parenti più stretti del T. rex erano considerati essere il Tarbosaurus bataar e il Zhuchengtyrannus magnus, rinvenuti in Asia. Tuttavia, il ritrovamento del T. mcraeensis suggerisce che Laramidia potrebbe essere stata il punto di origine di questi imponenti dinosauri, che si sarebbero poi diffusi in Asia.
Le ricerche condotte nel Nuovo Messico continuano a fornire contributi significativi alla paleontologia, come evidenziato da Spencer Lucas, coautore dello studio e curatore di geologia e paleontologia presso il NMMNHS. Il territorio si conferma uno dei siti più promettenti al mondo per la scoperta di nuove specie di dinosauri, non solo nelle rocce ma anche tra i reperti conservati nei musei.