Le truffe online continuano a evolversi e l’ultima che sta circolando riguarda finte comunicazioni inviate a nome dell’Agenzia delle Entrate. Questi messaggi, mascherati da documenti ufficiali, tentano di convincere le vittime a pagare somme di denaro per recuperare presunti fondi di investimento attraverso il versamento di imposte inesistenti. Scopriamo insieme di cosa si tratta e come difendersi.
False comunicazioni: come riconoscerle
Negli ultimi tempi, numerosi cittadini hanno segnalato di aver ricevuto email contenenti documenti che sembrano provenire dall’Agenzia delle Entrate. Questi documenti, che sfoggiano loghi e firme apparentemente autentici, spingono le vittime a credere che siano reali. Nel caso specifico, il documento richiede il pagamento di una “Flat Tax” del 10% su un presunto capitale disponibile, necessario per ottenere il recupero di fondi legati a investimenti intracomunitari.
Il falso documento, con tanto di logo dell’Agenzia e firma contraffatta, riporta:
Ricevuta di avvenuta inclusione nell’archivio dei soggetti passivi che effettuano operazioni intracomunitarie (VIES)
Per il contribuente: [NOME OSCURATO]
Investimento iniziato: 27/05/2024
È stata trasmessa telematicamente l’opzione di inclusione.
Protocollo numero: 2950 del 16/08/2024
Capitale: 89.000,00 €
Pagamento del Flat Tax 10%: 8.900,00 EUR
Confermiamo che sig./a [NOME OSCURATO] ha disponibile la somma di 89.000,00 EUR che verrà immediatamente trasferita all’IBAN da lui stesso indicato: [IBAN OSCURATO].
Confermiamo che questi fondi sono parzialmente privi di privilegi, debiti e/o ingombri e sono di origine pulita.
Abbiamo bisogno del seguente pagamento di 8.900,00 € per la parte della Flat Tax, verificabile tramite la ricevuta spedita dall’investitore.
La partita è inclusa nell’archivio degli operatori intracomunitari (VIES) dal 16/08/2024.
Il Direttore dell’Ufficio
[NOME OSCURATO]
Questa truffa è un doppio inganno: prima i truffatori fanno credere alla vittima di aver ottenuto un capitale significativo grazie a un investimento. Poi, inviano un falso documento come quello sopra riportato, chiedendo il pagamento di un’imposta per sbloccare quei fondi.
Come proteggersi: consigli pratici
Per evitare di cadere in queste trappole, è essenziale seguire alcune regole di sicurezza:
- Non rispondere mai a email sospette: Se ricevi un documento simile a quello descritto, non rispondere e non effettuare alcun pagamento.
- Verifica l’autenticità delle comunicazioni: Prima di agire, consulta sempre le informazioni ufficiali sul sito dell’Agenzia delle Entrate, in particolare la sezione “Focus sul phishing”.
- Contatta direttamente l’Agenzia: Se hai dubbi sulla veridicità di una comunicazione, contatta direttamente l’Agenzia delle Entrate attraverso i canali ufficiali o l’Ufficio territorialmente competente.
L’Agenzia delle Entrate ha già dichiarato di non avere nulla a che fare con questo tipo di comunicazioni fraudolente. È quindi fondamentale restare vigili e seguire i consigli sopra indicati per evitare di cadere in queste trappole.