Recentemente, numerosi utenti hanno riportato la ricezione di email aventi per oggetto “Avviso di giacenza posta raccomandata per conto TIM” provenienti dal seguente indirizzo postacertificata@relay01.tnotice.com, quindi dal dominio get.tNotice.com. Molte di queste comunicazioni non presentano debiti pendenti al momento della verifica delle proprie bollette, suscitando dubbi sulla loro autenticità e sollevando la questione di un possibile tentativo di truffa.
Alcuni destinatari hanno contattato il servizio clienti TIM al numero 187, ricevendo risposte contrastanti. Un operatore ha indicato che l’email poteva essere aperta poiché legata a un rimborso effettivo, mentre altri hanno consigliato prudenza, suggerendo che per rimborsi minori TIM procederebbe con uno sconto diretto in fattura o inviando un avviso cartaceo per il ritiro del rimborso in posta. Di fronte a questi riscontri, molti utenti hanno scelto di non aprire l’email.
Un caso specifico menziona il ritiro dell’avviso mediante la semplice scansione di un documento d’identità e il successivo download di un PDF contenente un codice da inserire nel modulo ufficiale TIM per il rimborso. Questo episodio suggerisce che, in alcune circostanze, l’avviso potrebbe essere legittimo. Abbiamo personalmente contattato il servizio clienti TIM per chiedere ulteriori delucidazioni in merito e l’operatore ha spiegato che l’azienda fa effettivamente uso del servizio tNotice per comunicare eventuali ritardi dei pagamenti o fatture insolute. La stessa azienda ha chiarito la legittimità delle email con un comunicato ufficiale.
Questo metodo di comunicazione, utilizzato anche da altri operatori di telecomunicazioni come Wind e Tiscali, sembra generare confusione e disagio tra i consumatori. Nonostante la sua adozione diffusa, persiste l’esigenza di una maggiore chiarezza e trasparenza nell’invio di comunicazioni digitali ufficiali.
Cos’è tNotice
Il servizio tNotice è un sistema di raccomandata elettronica che offre un’alternativa digitale alla posta raccomandata tradizionale. Secondo le informazioni raccolte, tNotice opera sotto la normativa del regolamento eIDAS (EU Regulation No. 910/2014), garantendo pieno valore legale alle comunicazioni inviate tramite questo servizio, sia in Italia che in Europa.
tNotice consente di inviare documenti con la stessa validità legale della raccomandata tradizionale, ma in forma completamente digitale. Gli utenti ricevono un avviso via SMS o email quando una raccomandata elettronica è disponibile, e possono accedere al documento attraverso un link fornito nel messaggio. Per garantire la sicurezza, la procedura include l’autenticazione dell’identità del destinatario attraverso codici OTP (One-Time Password).
Come riconoscere un’email phishing da una legittima
Sappiamo tutti ormai che gli attacchi di phishing sono comunemente mascherati da comunicazioni ufficiali da parte di banche o, come in questo caso, gestori telefonici che richiedono l’aggiornamento di dati personali o la conferma di codici di accesso, pretestuosamente per migliorare i servizi offerti ai clienti.
Una truffa tipica è quella dell’email che simula una fattura da pagare o un rimborso da ricevere, completa di numeri di riferimento falsi e link ingannevoli per il download di documenti o la conferma di dati personali. Gli errori grammaticali e di formattazione sono spesso un chiaro indicatore della natura fraudolenta dell’email. Di seguito il testo di un’email fraudolenta:
Gentile cliente, ABBIAMO notato Che hai pagato la bolletta Nello Stesso tempo Due volte. Importo: 37 euro Riferimento: TIM-A8005W Per confermare il rimborso Fare clic sul seguente link: http://rimborso.tim.it Ti aspettiamo presto su www.tim.it. Grazie da TIM. MyTIM
Le email di phishing includono spesso un link che appare legittimo, (in questo caso http://rimborso.tim.it), ma che in realtà reindirizza a un sito web falso. Posizionando il cursore del mouse sopra il link, senza cliccarci, è possibile visualizzare l’URL effettivo, che spesso differisce dall’indirizzo web ufficiale dell’ente che si pretende di rappresentare. Prima di aprire gli allegati, è consigliato scaricarli e sottoporli a scansione antivirus. Ulteriori accorgimenti possono essere trovati consultando i siti della Polizia Postale e altri dedicati alla sicurezza informatica.