Gli scienziati del Royal Ontario Museum (ROM) hanno finalmente svelato i segreti di una creatura marina che viveva circa 505 milioni di anni fa.
Odaraia alata, un bizzarro artropode marino, popolava gli oceani durante il Cambriano, un’epoca caratterizzata da una straordinaria esplosione di vita. Questo fossile fu scoperto oltre un secolo fa nel Burgess Shale della Columbia Britannica, una zona che ancora oggi custodisce un vero tesoro di fossili, ma la sua natura rimase a lungo poco chiara.
Nuove scoperte sul modo di vivere e nutrirsi di Odaraia alata
Anche dopo 70 anni dalla scoperta, uno studio del 1981 lasciava ancora in sospeso domande fondamentali come la presenza di mandibole, il suo modo di nutrirsi e il numero esatto delle sue zampe, rendendo difficile la classificazione precisa dell’animale. Tuttavia, una nuova ricerca pubblicata su Proceedings B ha rivelato che questo artropode lungo 20 centimetri non solo era un eccellente nuotatore grazie alle sue 30 paia di zampe complesse, ma possedeva effettivamente delle mandibole.
Questo lo colloca nel gruppo dei mandibulati, collegandolo a creature moderne come granchi, centopiedi, formiche e zanzare. Odaraia è uno dei più antichi esemplari di questo gruppo, il quale comprende oltre l’80% degli animali attualmente esistenti.
La scoperta delle mandibole in Odaraia conferma l’ipotesi che appartenesse ai mandibulati, un gruppo che ha dato origine a tre principali linee evolutive: alcuni si sono adattati alla vita terrestre diventando insetti, altri si sono trasformati nei centopiedi odierni, mentre un terzo gruppo è rimasto negli oceani evolvendosi in crostacei come granchi, gamberi e le attuali scimmie di mare.