Non è solo la superficie della Luna a suscitare meraviglia e domande, ma anche ciò che si cela sotto di essa. Un recente studio ha scoperto che nelle profondità della Luna potrebbe esserci uno strato parzialmente fuso tra il suo mantello roccioso e il nucleo. Questa scoperta rivoluziona la nostra comprensione del satellite terrestre, rivelando un mondo sotterraneo che sembra muoversi e pulsare, non diversamente dalle maree terrestri.
L’influenza della gravità terrestre e solare sui movimenti interni della Luna
Sotto l’influenza della Terra e del Sole, la Luna sperimenta deformazioni fisiche che non coinvolgono l’acqua, ma la sua stessa struttura. Questo strato semi-liquido, detto Low-Viscosity Zone (LVZ), risponde alle sollecitazioni gravitazionali con un movimento ritmico simile a quello delle maree. Secondo i ricercatori, la presenza di minerali come l’ilmenite potrebbe essere responsabile del calore e della parziale fusione in questa zona.
Sembra che il minerale ilmenite, un ossido di ferro e titanio, abbia un ruolo importante nel mantenere “calda” la base del mantello. In effetti, la presenza di un cuore semi-fuso non è poi così rara: lo si ipotizza anche su Marte, dove ci sono tracce di uno strato simile. Se fosse confermato, ciò cambierebbe tutto ciò che sappiamo sull’evoluzione geologica del nostro satellite. Sarebbe come scoprire che sotto una facciata di cemento c’è un cuore caldo e pulsante.
Cosa ci riserva il futuro?
Se un giorno riuscissimo a costruire una base lunare stabile, le misurazioni sismiche potrebbero finalmente svelare la reale composizione e le dinamiche interne di questa zona profonda. Sarebbe una bella sfida, un po’ come tuffarsi nel cuore di un iceberg e scoprire che è fatto di lava incandescente.
Chissà, magari un giorno non troppo lontano capiremo davvero cosa si muove nelle viscere della Luna. Sebbene il quadro emerso dallo studio ci offra nuove prospettive, resta ancora molto da scoprire. Per ora, non possiamo fare altro che fantasticare su ciò che di enorme sta per emergere da quelle profondità.