Il Sole, il fulcro della nostra esistenza e fonte di luce per eccellenza, si rivela un enigma cromatico affascinante. Quando ci immaginiamo in una stanza senza finestre, illuminata da una lampada gialla, osserviamo che tutto intorno assume sfumature giallastre. Questo fenomeno intuitivo ci porta a riflettere: se il Sole emettesse esclusivamente luce gialla, le cime delle montagne innevate apparterrebbero al medesimo colore. La domanda sorge spontanea: qual è il vero colore del Sole?
Il Sole, la nostra stella guida, brilla grazie a un ampio spettro elettromagnetico, con un focus predominante sul visibile. La sua luce, che si origina da una superficie riscaldata a circa 5504 °C, è il risultato di complesse reazioni di fusione nucleare che si verificano a temperature ben superiori, nell’ordine dei milioni di gradi.
Le stelle sono classificate in base al loro colore e temperatura: ad esempio, le stelle di tipo O, le più ardenti, emettono una luce azzurro-blu. Il Sole, meno caldo e classificato come stella di tipo G, mostra un picco di emissione nel verde-celeste, ma emette luce su tutto lo spettro visibile. Questa combinazione di lunghezze d’onda genera la luce bianca che percepiamo.
Perché percepiamo il Sole di colore giallo?
Il colore che attribuiamo al Sole è influenzato dall’atmosfera terrestre. A mezzogiorno, i raggi solari penetrano l’atmosfera quasi perpendicolarmente, interagendo con le molecole atmosferiche. Le molecole di dimensioni simili alla lunghezza d’onda della luce blu (circa 400-450 nm) disperdono questa componente dello spettro, colorando il cielo di azzurro e alterando la percezione del colore solare verso il giallo-rossastro.
Al tramonto, la situazione cambia drasticamente. I raggi solari, incidendo obliquamente, attraversano uno strato atmosferico più esteso. La diffusione della luce blu si intensifica, facendo apparire il Sole nei toni dell’arancio e del rosso, mentre il cielo assume una nuance blu scura.