Il progresso compiuto dall’astronomia nel riconoscere che la Terra orbita attorno al Sole ha segnato un momento fondamentale nella nostra comprensione dell’universo. L’idea che il nostro pianeta fosse il fulcro dell’universo è ormai superata, sostituita dalla consapevolezza che la Terra è parte di un sistema in continuo movimento.
Oggi, la comunità scientifica sta valutando una teoria potenzialmente rivoluzionaria, nota come modello a stella binaria. Questa ipotesi suggerisce che il Sole e, di conseguenza, l’intero Sistema Solare, potrebbero orbitare attorno a un altro corpo celeste. In altre parole, il nostro Sole potrebbe non essere unico, ma avere un compagno disperso nell’immensità dello Spazio.
Il sistema a Stella Binaria
Nonostante l’abbondante conoscenza astronomica, i dettagli su come si formano le stelle e i sistemi binari rimangono avvolti nel mistero. Secondo una teoria prevalente, le stelle nascono all’interno delle nebulose, dove la forza di gravità aggrega il gas per formare nuovi astri. Questo processo può portare alla creazione di sistemi binari, con due stelle di massa significativa, in cui la più massiccia, dopo essersi espansa in una gigante rossa, trasferisce parte della sua massa alla compagna, alterandone profondamente la struttura. Questo fenomeno culmina con la stella più massiccia che esplode in supernova, lasciando dietro di sé una stella di neutroni o un buco nero.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, un sistema binario non comprende necessariamente solo due stelle; il numero può variare, includendo sistemi tripli, quadrupli o anche di più stelle. La questione se il Sole possieda un “fratello” rimane aperta, complicata dalla difficoltà di osservare sistemi binari direttamente dalla Terra. In passato, la presenza di stelle binarie veniva considerata una rarità, ma studi più recenti hanno rivelato che la maggior parte delle stelle nella nostra galassia fa parte di sistemi binari.
Secondo le stime del Centro di Astrofisica Harvard-Smithsonian, circa l’80% delle stelle esiste in tali sistemi, e per quelle simili al Sole, si stima che oltre il 55% faccia parte di configurazioni doppie, triple o quadruple. È stato anche scoperto che alcuni sistemi binari distanti ospitano due soli visibili durante il giorno, suggerendo una complessità e varietà nel cosmo che supera l’immaginazione.