L’atmosfera superiore del nostro pianeta sta attualmente subendo l’effetto di una significativa precipitazione di protoni solari, iniziata a seguito di una potente esplosione solare il 14 marzo 2024, originata dalla macchia solare AR3599. Secondo quanto riportato da SpaceWeather.com, gestito dall’astrofisico Tony Phillips, questo evento sta provocando un fenomeno conosciuto come assorbimento della calotta polare (Polar Cap Absorption), con evidenti ripercussioni sulle trasmissioni radio a onde corte in prossimità del circolo polare artico, a causa dell’effetto ionizzante dei protoni. Si prevede che tale condizione persista fino alla data odierna, 17 marzo.
Un evento di assorbimento della calotta polare, o “Polar Cap Absorption” (PCA), si manifesta quando particelle cariche ad alta energia, emesse dal Sole durante tempeste solari e dirette verso la Terra, interagiscono con la nostra magnetosfera. Tali interazioni possono generare notevoli perturbazioni atmosferiche, principalmente nelle regioni polari. L’origine di questo fenomeno risiede nelle eruzioni energetiche solari, che emettono protoni capaci di viaggiare a velocità considerevoli, vicine a quella della luce, e che, una volta giunti nella magnetosfera terrestre attraverso i poli, alterano l’equilibrio elettrostatico dell’atmosfera superiore.
Un fenomeno atmosferico di rilevanza
Questo processo porta a un temporaneo assorbimento delle onde radio a breve lunghezza d’onda, utilizzate, ad esempio, dai radioamatori, indicando così l’impatto diretto dei protoni sulla ionosfera. L’arrivo dei protoni nell’atmosfera terrestre dà inoltre avvio a una catena di reazioni che producono particelle leggere, quali elettroni e neutroni, attraverso meccanismi di ionizzazione e interazioni nucleari.
Queste particelle secondarie sono responsabili di vari fenomeni, inclusa l’emissione di luce aurorale, il riscaldamento dell’atmosfera superiore e potenziali danneggiamenti a dispositivi elettronici e sistemi di comunicazione. La comprensione approfondita di tali eventi riveste un’importanza cruciale per la gestione efficace dei sistemi di comunicazione e navigazione satellitare, oltre a essere fondamentale per la salvaguardia delle infrastrutture critiche in occasione di tempeste solari.