La perdita d’aria sul modulo russo della ISS sta peggiorando: NASA monitora la situazione

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ISS
@Wikimedia Commons

La NASA ha intensificato il monitoraggio di una preoccupante perdita d’aria dal modulo russo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che sta vedendo un incremento del ritmo di fuoriuscita da circa quattro anni a questa parte. Sebbene l’incremento della perdita d’aria sia stato confermato, l’agenzia spaziale statunitense assicura che la situazione non costituisce una minaccia immediata per la sicurezza degli astronauti presenti a bordo.

Joel Montalbano, a capo del programma ISS della NASA, durante una conferenza stampa ha reso noto che la perdita d’aria nel modulo di servizio Zvezda è passata da un chilo a “poco più di due chili al giorno”. Tale rivelazione, avvenuta durante un briefing stampa, evidenzia un deterioramento significativo della situazione, come riportato da SpacePolicyOnline.

Le azioni di Roscosmos e NASA

Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, aveva inizialmente segnalato la problematica perdita d’aria nel modulo Zvezda nell’agosto del 2020. Quest’ultimo, essenziale per il supporto vitale e lanciato nella bassa orbita terrestre nel luglio del 2000, contiene sistemi critici per la sopravvivenza dell’equipaggio, rendendo prioritaria la risoluzione di questa problematica. La localizzazione precisa della perdita è stata identificata in un vestibolo, conosciuto come Prk, che connette la porta di attracco al resto del modulo.

L’incremento delle perdite d’aria è stato registrato poco prima del 14 febbraio 2024, data del lancio della navicella Progress MS-26, che si è agganciata allo Zvezda. Per cinque giorni, il portello di collegamento tra il modulo e la ISS è rimasto aperto per permettere lo scarico del carico dalla Progress MS-26 alla stazione, per poi essere richiuso.

Roscosmos, nella giornata di mercoledì, ha confermato la situazione, assicurando che il proprio equipaggio è attivamente impegnato nella ricerca della fonte di questa perdita d’aria e nella risoluzione del problema, come riportato dai media statali russi TASS. L’agenzia ha inoltre ribadito che la perdita non costituisce un pericolo per l’equipaggio né per la stazione. Anche la NASA ha rassicurato sulla sicurezza dell’equipaggio e della stazione, con Montalbano che ha sottolineato l’attiva collaborazione con i colleghi russi per gestire la situazione:

Non c’è alcun impatto sulla sicurezza dell’equipaggio o sulle operazioni del veicolo.

Questo incidente non è il primo problema di perdita rilevato nell’hardware russo sulla ISS. A partire dal dicembre 2022, sono stati osservati diversi episodi di perdite, tra cui una fuoriuscita di liquido refrigerante da una navicella Soyuz e da un cargo russo Progress 82, oltre a una perdita dal radiatore di riserva del modulo Nauka. Questi incidenti hanno sollevato interrogativi riguardo potenziali difetti di fabbricazione, nonostante la Russia abbia attribuito le perdite a impatti esterni.

La Stazione Spaziale Internazionale, che orbita attorno alla Terra da oltre due decenni, è un importante laboratorio di ricerca in microgravità e dovrebbe rimanere operativa fino al 2030. Fino a quel momento, si spera che possa continuare a fornire un ambiente sicuro per l’equipaggio a bordo, nonostante le sfide tecniche attuali.