Nuova tempesta solare in arrivo causata da una potente CME: cosa aspettarci il 17 e18 agosto

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tempesta solare 14 agosto 2024
©NASA/SDO

Nella giornata di ieri, mercoledì 14 agosto 2024, alle 08:40 ora locale, la Regione Attiva 3784 del Sole ha prodotto un brillamento solare di lunga durata, classificato come X1.1, che potrebbe avere importanti conseguenze per le comunicazioni sulla Terra.

Questo evento, iniziato alle 08:00 e conclusosi alle 09:08, è stato accompagnato da emissioni radio significative e da una possibile espulsione di massa coronale (CME) diretta verso il nostro pianeta.

Le emissioni radio e l’impatto sulle comunicazioni terrestri: interferenze e rischi

Il brillamento è stato associato a un’emissione radio di Tipo II, con una velocità stimata di 223 km/s, e di Tipo IV, segnalando una potente espulsione di massa coronale. Un burst radio a 10 cm è stato registrato tra le 08:41 e le 08:55, con una durata di 14 minuti e un picco di flusso di 500 sfu. Questo burst, causato dall’intensa emissione elettromagnetica del brillamento, potrebbe generare rumore radio significativo, interferendo con dispositivi cruciali come radar, GPS e sistemi di comunicazione satellitare.

Secondo le previsioni, le regioni dell’Africa orientale, Medio Oriente, Asia e Oceano Indiano sono le aree che subiranno maggiori interferenze radio durante il brillamento, con possibili blackout nelle comunicazioni.

Espulsione di massa coronale diretta verso la Terra: una minaccia geomagnetica in arrivo

La posizione della Regione Attiva 3784, situata al centro del disco solare, suggerisce che l’espulsione di massa coronale (CME) sia diretta verso la Terra. Questa regione, con una configurazione magnetica ‘beta-gamma-delta’, è nota per la sua capacità di generare brillamenti significativi e ulteriori CME nei prossimi giorni, aumentando così il rischio di tempeste geomagnetiche.

Il modello dello Space Weather Prediction Center della NOAA prevede l’arrivo della CME il 18 agosto, mentre un modello della NASA anticipa il possibile impatto al 17 agosto. In entrambi i casi, si prevede che la CME possa causare una tempesta geomagnetica di classe G1, che potrebbe influenzare le comunicazioni satellitari, le reti elettriche e altri sistemi sensibili.

Effetti dei brillamenti solari e delle espulsioni di massa coronale: il rischio di blackout radio

Il brillamento di classe X1.1 di ieri, rivolto direttamente verso la Terra, ha emesso delle radiazioni che hanno ionizzato gli strati superiori dell’atmosfera terrestre, causando un blackout radio a onde corte su India e Medio Oriente. Gli operatori radioamatoriali potrebbero aver notato la perdita del segnale a tutte le frequenze inferiori a 30 MHz per oltre 30 minuti dopo il picco del brillamento.

Un brillamento solare è un’esplosione di radiazione elettromagnetica nella fotosfera e nella corona del Sole, che può durare da pochi minuti a diverse ore. L’energia rilasciata durante questi eventi può disturbare le comunicazioni terrestri e influenzare le attività spaziali. Un’espulsione di massa coronale, invece, coinvolge l’espulsione di enormi quantità di plasma e campo magnetico dalla corona solare, con potenziali effetti devastanti sulla Terra.

Quando una CME colpisce la Terra, interagisce con il campo magnetico terrestre, provocando una tempesta geomagnetica. Queste tempeste possono causare aurore spettacolari, ma anche interferenze con i satelliti, le reti elettriche e le comunicazioni radio. Le tempeste geomagnetiche possono durare da alcune ore a diversi giorni, e la loro intensità varia a seconda della forza dell’interazione tra il plasma solare e la magnetosfera terrestre.