Era glaciale: non è avvenuta solo nella preistoria, e sta per tornare. Queste le conclusioni di uno studio pubblicato a febbraio 2012 condotto da Habibullo I. Abdussamatov, astrofisico russo di fama mondiale, che ha studiato attentamente l’attività solare degli ultimi secoli, individuandone un declino iniziato negli anni ’90, e che dovrebbe portare ai primi significativi effetti proprio a partire dal 2014. Dunque ci siamo?
In base alle considerazioni di Abdussamatov le temperature sul nostro pianeta, e quindi il loro andamento, sono determinate dall’Irradiazione Solare Totale (Tsi) che dipende a sua volta dai cicli solari correlati alle variazioni del diametro del Sole e al numero delle macchie solari. La periodicità di queste variazioni ha indotto le glaciazioni passate e il loro studio permette di prevedere quelle future.
E fin qui gli esperti concordano. Ma le conclusioni a cui è giunto l’astrofisico russo sono in netto contrasto con altri recenti dati sull’attività solare, che ne indicherebbero invece un aumento, tanto da impensierire gli addetti ai lavori per eventuali picchi di radiazioni elettromagnetiche in arrivo sul nostro pianeta. Ma soprattutto, come si collocano a questo punto le teorie sul riscaldamento globale, cardine degli studi sui cambiamenti climatici?
Lo scienziato afferma che l’attività solare procede per cicli lunghi 200 anni e cicli brevi che ne durano 11, e che in questo periodo il Sole, nonostante si stia avvicinando al picco del suo ciclo undecennale (previsto per fine 2013 e inizio 2014) , sta diventando meno attivo perché è in corso un ciclo lungo che si sovrappone a quello più breve.
A conferma della sua ipotesi, Abdussamatov riferisce come anche le precedenti ere glaciali furono precedute da periodi caldi e videro un brusco abbassamento della temperatura terrestre nell’emisfero settentrionale, ma soprattutto come tutte si verificarono in effetti ad intervalli di circa due secoli l’una dall’altra. Secondo lo studio, siamo quindi agli sgoccioli e potremmo attenderci, a partire dal 2014, l’inizio della quinta glaciazione dell’ultimo millennio.
È anche vero, tuttavia, che, come ci ha spiegato Mauro Messerotti dell’Inaf, i metodi di previsione dell’attività solare basati sulle macchie solari hanno sì un buon grado di affidabilità, ma hanno mostrato i loro limiti ad esempio nel caso del ciclo di attività attuale, in quanto il Sole si è discostato dal suo comportamento medio: le previsioni calcolate nel 2007 non avevano infatti evidenziato il successivo prolungato periodo di minima attività, caratterizzato da molti giorni con assenza totale di macchie, nè il basso numero di macchie che potrebbe caratterizzare il massimo previsto per il mese di maggio 2013.
Siamo dunque ancora nel campo della teoria, ma, viste le previsioni di Abdussamatov, sapremo presto dove è la verità. Anche se ancora non possiamo prevedere se sarà a nostro discapito.