La sonda spaziale Parker Solar Probe della NASA ha superato con successo il suo ultimo avvicinamento al Sole, eguagliando il suo stesso record avvicinandosi a soli 7,26 milioni di chilometri dalla superficie solare.
Lanciata nel 2018, la sonda di dimensioni paragonabili a quelle di un’automobile ha raggiunto il suo punto più vicino al Sole, chiamato perielio, alle 23:47 EDT del 29 giugno 2024 (ore 05:47 del 30 giugno in Italia), come riportato dalla NASA in un post sul blog dopo che la sonda ha comunicato con il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory di Laurel, Maryland. Durante questo avvicinamento, la sonda viaggiava a una velocità di 635.266 chilometri all’ora, la più alta mai raggiunta. Il suo ultimo incontro con il Sole si è svolto tra il 25 giugno e il 5 luglio.
Questa ventesima interazione con il Sole non sarà l’ultima per la sonda, anche se ne rimangono poche alla fine della sua missione. Il 21° passaggio ravvicinato avverrà il 30 settembre, seguito dal 22° il 24 dicembre, dal 23° il 22 marzo e dal 24° il 19 giugno. Durante questo 24° perielio, la sonda si avvicinerà a soli 6,1 milioni di chilometri dal Sole, viaggiando a una velocità di 692.017 chilometri all’ora.
L’Importanza della Parker Solar Probe
Il compito principale della Parker Solar Probe è studiare la corona esterna del Sole e comprendere il vento solare e il suo impatto sul sistema solare. La sonda sta aiutando gli scienziati a identificare l’origine delle particelle ad alta energia che compongono il vento solare, il quale domina l’intero sistema solare.
Aumentare la conoscenza del vento solare permetterà agli scienziati di determinare con maggiore precisione il limite del sistema solare, ma anche di prevedere con più accuratezza il meteo spaziale. Quest’ultimo può causare blackout radio, danneggiare satelliti in orbita, mettere in pericolo gli astronauti e interrompere le reti elettriche. Inoltre, provoca spettacolari aurore, conosciute anche come luci del nord e luci del sud.
Successi recenti: attraversamento di una Espulsione di Massa Coronale
Lo scorso settembre, la Parker Solar Probe è diventata la prima sonda a volare attraverso un’espulsione di massa coronale (CME) dal Sole. Una CME è una potente eruzione di miliardi di tonnellate di plasma dalla superficie solare, che di solito appare in seguito a un brillamento solare. Se diretta verso la Terra, una CME può causare una tempesta geomagnetica, portando spesso a spettacolari aurore.
Attualmente, la NASA sta celebrando l’Anno della Grande Eliosfera, una celebrazione della scienza solare e dell’influenza del Sole sulla Terra e sul resto del sistema solare. Questo evento è iniziato con l’eclissi solare anulare del 14 ottobre, che ha attraversato nove stati degli USA, e terminerà con l’avvicinamento più vicino della Parker Solar Probe al Sole nel dicembre 2024.