Sviluppato negli Stati Uniti un desalinizzatore portatile a energia solare. Un gruppo di ricercatori del ‘Mit’ (Massachusetts Institute of Technology), guidati dal professor Steven Dubowsky, ha ideato un impianto di desalinizzazione piccolo ed economico capace di produrre circa trecento litri di acqua potabile al giorno con un minimo dispendio di energia.
In particolare, si tratta di un sistema organizzato in celle fotovolatiche che ricava l’energia dal sole. Il tutto gestito da un sistema computerizzato in grado di ottimizzare il funzionamento a seconda delle condizioni di insolazione, della temperatura e della domanda d’acqua.
Il processo di desalinizzazione si basa sulla tecnica dell’osmosi inversa, molto utilizzata negli ultimi anni nella maggior parte degli impianti perché efficiente e meno costosa degli altri metodi. Questa consiste nell’inversione, causata artificialmente, di un fenomeno naturale chiamato effetto osmotico: se due soluzioni liquide a concentrazione differente vengono separate da una membrana semipermeabile (naturale o prodotta dall’uomo), si assiste alla migrazione delle molecole dalla soluzione meno concentrata a quella più concentrata.
Ad esempio se da una parte c’è acqua pura (soluto) e dall’altra una soluzione di acqua (solvente), le molecole del soluto si spostano verso il solvente. Se invece si applica alla soluzione più concentrata una pressione maggiore rispetto a quella che viene sviluppata dal passaggio naturale, si verifica l’inversione del flusso tra i due liquidi, e questa si chiama, appunto, osmosi inversa.
Gli impianti di desalinizzazione funzionanti con la tecnica della membrana semipermeabile a osmosi inversa, spesso collegati ai pannelli fotovoltaici per produrre l’energia necessaria, vengono comunemente utilizzati soprattutto all’interno di porti turistici, nelle imbarcazioni, nell’industria, nell’irrigazione e negli impianti mobili di emergenza. Il nostro Paese è all’avanguardia in questo settore nel quale la ricerca non conosce soste e ciò ha permesso sia di far scendere i costi di produzione e gestione, sia le dimensioni degli impianti stessi.
Un prototipo del desalinizzatore portatile creato al ‘Mit’ è stato recentemente inviato in Medio Oriente per effettuare tutti i test di funzionamento, consumi e durata. Ma intanto gli autori del progetto stanno lavorando a un modello più grande e con caratteristiche simili, che potrebbe fornire circa quattromila litri di acqua al giorno.