Misterioso segnale radio captato nello Spazio profondo, con caratteristiche mai osservate prima

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Segnale Radio Spazio Profondo

I Lampi Radio Veloci, noti come FRB (acronimo di Fast Radio Burst), rappresentano uno degli enigmi più affascinanti nell’ambito dell’astrofisica. Questi fenomeni, caratterizzati dall’emissione di una quantità immensa di energia in brevissimi lassi di tempo, continuano a stimolare l’interesse e la curiosità degli scienziati. La loro origine e le loro specifiche proprietà rimangono avvolte nel mistero, nonostante l’intensificarsi delle scoperte in questo campo. L’ultimo FRB identificato, denominato FRB 20220912A e scoperto nell’autunno del 2022, ha mostrato caratteristiche singolari, distinguendosi dagli altri lampi radio veloci finora osservati. È stato notato per la prima volta un significativo decremento nella frequenza centrale del segnale.

Questi lampi radio, nella maggior parte dei casi, sono eventi effimeri, che si verificano una sola volta, lasciando il segnale perduto per sempre. Tuttavia, alcuni di essi, come il FRB 20220912A, si manifestano ripetutamente nel tempo. Proprio l’analisi di questi FRB ripetitivi ha permesso di formulare ipotesi sulla loro origine e sorgente, sebbene rimangano in gran parte un enigma. Il primo FRB fu scoperto nel 2007, con dati risalenti al 2001, e da allora sono stati rilevati decine di questi fenomeni, ognuno con caratteristiche uniche e intriganti.

Uno degli FRB più notevoli è il FRB 20220610A, intercettato a giugno dell’anno scorso tramite la rete di radiotelescopi Australian Square Kilometer Array Pathfinder (ASKAP) in Australia Occidentale. Questo segnale si è rivelato essere il più lontano mai rilevato, avendo viaggiato per 8 miliardi di anni prima di giungere sulla Terra, e anche il più energetico, rilasciando in meno di un millisecondo l’energia equivalente a quella prodotta dal Sole in trent’anni. Il FRB 20220912A, sebbene meno estremo, presenta peculiarità che arricchiscono la comprensione di questi fenomeni.

Caratteristiche uniche sugli FRB

La descrizione dell’anomalo segnale FRB 20220912A è frutto del lavoro di un team internazionale di ricerca, guidato da scienziati del SETI Institute, che hanno collaborato con colleghi di vari istituti, tra cui il Penn State Extraterrestrial Intelligence Center, il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Manchester, l’Università McMaster, e l’Università della California. Utilizzando l’Allen Telescope Array (ATA) del SETI, un complesso di 42 antenne situato presso l’Osservatorio di Hat Creek nelle Cascade Mountains, i ricercatori hanno scandagliato il cielo per oltre 541 ore, rilevando 35 lampi radio veloci associati a FRB 20220912A.

Questi 35 FRB sono stati individuati nella parte inferiore dello spettro di frequenza, ognuno con una sua firma energetica distinta. Le caratteristiche particolari di questi segnali includono la relazione tra larghezza di banda e frequenza centrale, nonché variazioni nella durata del lampo nel tempo. La scoperta più sorprendente riguarda il calo della frequenza centrale, un fenomeno mai osservato prima negli FRB. La dottoressa Sofia Sheikh del SETI Institute ha evidenziato l’importanza di questo studio, sottolineando come i nuovi telescopi con capacità uniche, come l’ATA, offrano nuove prospettive sui misteri degli FRB.

Le magnetar, stelle di neutroni con campi magnetici estremamente potenti, sono attualmente considerate la fonte più probabile di questi FRB. Il loro campo magnetico potrebbe accelerare particelle cariche (plasma) a velocità prossime a quella della luce, generando questi intensi lampi di onde radio. Nonostante ciò, si tratta ancora di speculazioni, in quanto la vera origine di questi fenomeni rimane incerta. I dettagli della ricerca “Characterization of the Repeating FRB 20220912A with the Allen Telescope Array” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Monthly Notice of the Royal Astronomical Society.