Meta, la società di Zuckerberg che gestisce Facebook, Instagram e WhatsApp, ha recentemente notificato agli utenti una novità interessante: l’arrivo di nuove funzioni IA. Tuttavia, dietro a questa apparente innovazione si cela una questione più delicata riguardante l’uso delle informazioni personali degli utenti.
Cliccando sulla notifica ricevuta, si accede a ulteriori dettagli. Meta annuncia l’introduzione di Meta AI in Italia, anche se al momento il servizio non è ancora disponibile. La notifica specifica che Meta si baserà sul “interesse legittimo” per utilizzare i dati degli utenti al fine di sviluppare e migliorare l’IA. Questo concetto giuridico permette a Meta di proteggersi dalle autorità pubbliche, affermando che tutti hanno diritto a essere trattati equamente.
Come contestare l’uso delle informazioni
Gli utenti, tuttavia, hanno il “Right to Object”, ossia il diritto di opporsi all’uso dei propri dati. Secondo Meta, il semplice invio della notifica costituisce il loro obbligo informativo; se l’utente non agisce, l’azienda considera di aver adempiuto al proprio dovere. Meta ha intenzione di utilizzare vari tipi di dati, inclusi quelli pubblicamente disponibili online, informazioni concesse in licenza, e i contenuti condivisi sui propri Prodotti e servizi. Questo include post, foto e relative didascalie su Facebook, Instagram e WhatsApp, escludendo però i messaggi privati. Inoltre, anche se non si è utenti di Meta, le informazioni potrebbero essere utilizzate se si è menzionati o presenti in contenuti condivisi da altri.
Per opporsi all’uso dei propri dati, Meta ha predisposto un modulo nella sezione “Contesta l’uso delle tue informazioni per l’IA di Meta”. Compilando questo modulo, si può esercitare il diritto di obiezione. Tuttavia, se i dati sono stati condivisi da altri utenti, anche questi dovrebbero contestare per evitare l’uso delle informazioni.
Fonti dei dati utilizzati da Meta
Meta utilizza una combinazione di fonti per addestrare i suoi modelli IA, inclusi dati pubblicamente disponibili online, informazioni concesse in licenza e contenuti condivisi sui propri prodotti e servizi, come post, foto e didascalie su Facebook e Instagram. Tuttavia, non vengono utilizzati i messaggi privati.
Anche se non si è utenti di Meta, le informazioni possono essere utilizzate se si è menzionati o presenti in contenuti condivisi da altri. Questo significa che, ad esempio, una foto in cui siete taggati può essere usata per addestrare l’IA di Meta. L’azienda ha dichiarato che gli aggiornamenti entreranno in vigore il 26 giugno 2024, suggerendo che questa sarà la data di lancio di Meta AI in Italia.