Mercurio si mostra in tutto il suo splendore: i giorni migliori per l’osservazione

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Mercurio
©Nasa/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington

Mercurio, il pianeta più vicino al Sole e noto per le sue rapide orbite di soli 88 giorni, è attualmente in un periodo ideale per essere osservato. Tipicamente difficile da scorgere a causa della sua prossimità al Sole che lo rende spesso nascosto dalla sua luminosità o allineato dietro di esso rispetto alla Terra, nelle prossime due settimane ci sarà l’opportunità unica di vederlo grazie alla sua massima elongazione annuale.

Oltre a Mercurio, il cielo di maggio sarà animato da altri eventi celesti significativi. La Luna Nuova il prossimo 9 maggio fornisce un cielo scuro che migliora la visibilità delle stelle e dei pianeti. Il 16 maggio, Mercurio sorgerà 52 minuti dopo il Sole, offrendo il maggiore intervallo di visibilità del mese per questo pianeta​.

Mercurio è noto per le sue estreme condizioni di superficie, con temperature che oscillano tra -173°C e 427°C. Queste variazioni sono dovute alla sua atmosfera quasi inesistente che non trattiene il calore. Il pianeta è composto prevalentemente da ferro e nichel con un vasto nucleo ferroso e una superficie ricca di crateri, simile a quella lunare.

Come trovare Mercurio nel cielo

Nelle imminenti albe e tramonti, il pianeta sarà visibile: a Est prima dell’alba e a Ovest dopo il tramonto. La Luna crescente servirà da utile guida per localizzare questo piccolo pianeta nel cielo. In particolare, la serata di domani, lunedì 6 maggio 2024, si preannuncia come momento migliore per osservare Mercurio: una sottile Luna, illuminata solo al 5.4%, apparirà vicino al pianeta nella costellazione dei Pesci, sebbene sia necessario l’uso di binocoli o telescopi per una visione ottimale. L’apice dell’osservazione avverrà circa 30 minuti prima dell’alba.

Il 9 maggio, Mercurio raggiungerà la sua posizione di massima elongazione, e la visibilità migliorerà ulteriormente il 14 maggio, quando il pianeta si troverà al punto più alto sopra l’orizzonte, facilitando l’osservazione senza strumenti specializzati. Nonostante sia uno dei pianeti meno esplorati, Mercurio sta per ricevere una considerevole attenzione grazie alla missione BepiColombo. Questo progetto, frutto della collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea e la Japan Aerospace Exploration Agency, ha come obiettivo l’approfondimento delle conoscenze sulla geologia, i crateri, la composizione e l’atmosfera del pianeta. I due satelliti della missione entreranno in orbita attorno a Mercurio nel dicembre 2025, promettendo scoperte significative.