Un’altra scoperta dal passato. Questa volta a Perugia, nel sito archeologico di Ellera di Corciano. È stato recuperato lo scheletro parziale di un mammut. Il sito è già noto nell’ambiente archeologico perché, già nel 2011, furono rinvenuti numerosi reperti databili a circa un milione di anni fa.
Il recupero è stato portato a termine alcune settimane fa, ma solo da pochi giorni lo scheletro è stato riassemblato, sebbene solo parzialmente. Lo scavo è stato curato da Marco Cherin, paleontologo del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Perugia.
E nel sito di Ellera, sono circa 200 i resti di alcuni scheletri di mammiferi, tra ippopotami, bisonti, cervi e cavalli finora scoperti. Tutti databili a un milione di anni fa. Ora anche un mammut. Si ipotizza che ciò sia dovuto al fatto che i dintorni di Perugia fossero, un tempo, una pianura alluvionale e gli specchi d’acqua e la vegetazione florida fossero l’habitat ideale di diverse specie animali.
La fauna del posto, dunque, almeno quella di un milione di anni fa, regala sorprese e si pone come una delle più ricche a livello regionale. Le ricerche, già in opera da diverso tempo, hanno rilevato importanti reperti nel corso del tempo. Tanto che i lavori sono stati ampliati. Quella del mammut è una scoperta che va ad aggiungersi a quella del 2011 ed è non meno importante del ritrovamento di un palco di cervo gigante rinvenuto in buone condizioni, insieme anche ad alcuni resti di testuggine palustre.
La direzione degli scavi è affidata alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria ed è curata dall’università perugina, la quale ha usufruito della collaborazione degli studenti dei corsi di laurea in Geologia e Scienze Naturali.