Chi avrà modo di osservarla vedrà un bel sorriso nel cielo. Non una falce come siamo soliti ammirarla, ma una parentesi rovesciata o una “barchetta”, come in genere viene definita. È la “Luna a barchetta”, il fenomeno che calamiterà l’attenzione degli appassionati in questo preciso momento dell’anno.
L’evento, perché di evento si tratta, è molto raro alle nostre latitudini e incontrerà il suo apice oggi 24 febbraio. “Siamo abituati ad ammirare la falce Lunare quasi sempre in posizione verticale, sul lato destro della Luna crescente e su quello sinistro della Luna calante. Solo scendendo parecchio a sud, nella fascia tropicale, capita di osservarla con la curiosa forma ‘a barchetta’, ossia con la falce illuminata nella parte bassa”, spiega l’astronomo Corrado Lamberti.
Il momento migliore per osservarla sarà verso le 19.30 e, comunque, subito dopo il tramonto del Sole. In quel momento, la Luna si troverà “a una quindicina di gradi d’altezza sull’orizzonte. Lì vicino, Venere arricchirà la scena; ci sarà anche Urano, 5 gradi sotto la Luna. Chi ha l’orizzonte sgombro potrà tentare l’osservazione anche la sera precedente, oppure fra un mese esatto, ma nell’uno e nell’altro caso il nostro satellite sarà molto più basso e la falce più sottile. Venerdì le condizioni sono decisamente migliori”, continua Lamberti.
Il fenomeno dipende da una serie di combinazioni che sarebbe errato chiamare coincidenze. In pratica, l’inclinazione ellittica della Terra verrà attraversata esattamente da quella del nostro satellite. “In parole povere, con il Sole da poco tramontato, la Luna (con un’età di soli tre giorni) si troverà disposta proprio sulla verticale all’orizzonte, con la sua parte illuminata rivolta verso il basso: una sottile falcetta ammiccante appesa sotto il disco scuro”, spiega ancora l’astronomo.
Incrociamo le dita, dunque, sperando in condizioni meteo favorevoli. Sebbene il fenomeno sarà visibile anche tra un mese, come già attestato, è un evento inconsueto per noi. E, se saremo sfortunati nel non saggiarne la bellezza, non ci resterà che attendere il 2023, quando si verificherà nuovamente la medesima situazione. Altrimenti potremo sempre approfittarne per organizzare un viaggio nella fascia tropicale dove, al contrario, il fenomeno è la prassi quanto da noi la caratteristica forma di falce.