La NASA, in collaborazione con SpaceX, è pronta per inviare la missione Crew-8 verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), segnando un altro momento storico nell’esplorazione spaziale. La partenza è fissata per il 1° marzo 2024 alle 06:04 ora italiana, dal Kennedy Space Center a Cape Canaveral, utilizzando il vettore Falcon 9 e la capsula Dragon “Endeavour” dal Pad 39A.
La Crew-8, una squadra internazionale composta da Matthew Dominick e Michael Barrett della NASA, Jeannette Epps e il cosmonauta russo Alexander Grebenkin, trascorrerà sei mesi a bordo dell’ISS. Questo team prenderà il posto dell’equipaggio della missione Crew-7, previsto per rientrare sulla Terra sette giorni dopo l’arrivo della Crew-8 nello spazio. Dominick assumerà il ruolo di comandante, con Barrett come pilota e Epps e Grebenkin come specialisti di missione, marcando il debutto spaziale per tutti ad eccezione di Barrett. La pianificazione iniziale prevedeva il lancio della Crew-8 per il 22 febbraio, ma è stato posticipato al 1° marzo per dare spazio al lancio del lander Odysseus verso la Luna, anch’esso effettuato da SpaceX con un razzo Falcon 9 dallo stesso pad di lancio il 15 febbraio.
Il quinto volo della capsula “Endeavour”
La missione Crew-8 segna il quinto viaggio per la capsula Crew Dragon “Endeavour”, che ha fatto la storia nel maggio 2020 portando astronauti sull’ISS per la prima volta con SpaceX. La collaborazione tra NASA e SpaceX continua a puntare sull’innovazione, lavorando per certificare le capsule Dragon per fino a 15 missioni riutilizzabili, enfatizzando l’importanza della sostenibilità e dell’efficienza nelle future esplorazioni spaziali.
SpaceX si conferma come una delle due aziende selezionate dalla NASA, insieme a Boeing, per il trasporto di astronauti verso e dalla stazione spaziale, con contratti che rappresentano un investimento multimiliardario nel settore dell’esplorazione spaziale commerciale. Boeing, dal canto suo, prevede di lanciare il suo primo volo con equipaggio a bordo del veicolo spaziale Starliner non prima del 22 aprile, aggiungendo un ulteriore capitolo alla crescente narrazione dell’esplorazione spaziale umana.