Lago Vostok, finalmente gli scienziati russi sono vicini al traguardo: perforare almeno tre chilometri di ghiaccio, nell’Antartide per raggiungere le antichissime formazioni nascoste all’interno del bacino. Una vera e propria impresa storica visto che i russi saranno i primi uomini a raggiungere il misterioso Lago Vostok. Cosa troveranno?
Sepolto al di sotto della grande calotta antartica, Vostok è uno dei laghi più grandi del mondo. Tuttavia, non è esposto all’aria da oltre 20 milioni di anni, secondo quanto si apprende da FoxNews.com. Ciò ne fa un preziosissimo covo di informazioni riguardanti il passato del nostro Pianeta. In realtà, Vostok è il più grande di una rete comprendente oltre 200 laghi subglaciali.
“Ieri (5 febbraio, NdR), i nostri scienziati si sono fermati nella foratura alla profondità di 3.768 metri e hanno raggiunto la superficie del lago subglaciale” ha rivelato una fonte anonima all’agenzia di stampa russa RIA Novosti.
Il lago potrebbe rivelare l’esistenza di forme di vita a noi sconosciute, rimaste sepolte per milioni di anni, e potrebbe inoltre mostrare come la vita si sia evoluta prima dell’ultima era glaciale.
La scoperta dei laghi nascosti dell’Antartide ebbe luogo nel 1990 e suscitò fin da subito molto entusiasmo tra gli scienziati di tutto il mondo. Secondo alcune ipotesi, la calotta di ghiaccio sopra e ai bordi del lago ha creato una sorta di sigillo idrostatico, che ha impedito all’acqua di muoversi o di penetrare all’interno. Secondo altre, le sue condizioni sarebbero simili a quelle presenti su una delle lune di Giove, Europa, e su Encelado, la famosa luna di Saturno, dove più volte si è ipotizzata la presenza di condizioni potenzialmente adatte alla vita.
Partendo da tali assunti, i ricercatori sperano che lo studio delle sue acque fornirà nuovi spunti riguardo alla possibilità di vivere, in futuro, su uno di questi due corpi celesti.
Il team di Aari ha iniziato le operazioni di foratura il 2 gennaio scorso, secondo quanto ha riportato anche la BBC, fino a ieri quando si è giunti a quasi 4 chilometri di profondità. Un enorme trapano, dotato di fotocamera, è pronto per immortalare ciò che gli si parerà davanti, una volta superata la superficie ghiacciata del Lago Vostok.
E per minimizzare il rischio di contaminare le acque del lago, finora immacolate dal contatto con l’uomo, gli esperti stanno utilizzando sistemi molto avanzati: “Quando il trapano raggiungerà il lago, la pressione dell’acqua spingerà i fluidi di perforazione nel pozzo”. Poi, i ricercatori ritorneranno sul posto nel corso della prossima estate antartica per rimuovere l’acqua ghiacciata e portare avanti le analisi.
La sfida principale, adesso, è quella di uscire in sicurezza dal sito prima che l’inverno antartico possa compromettere la fine delle operazioni. Secondo la rete televisiva russa RT, le temperature medie di Vostok si aggirano attorno a-66° C .