E se un Triangolo delle Bermuda ce lo avessimo anche a casa? O se un mostro di Loch Ness dormisse nelle acque di un lago di montagna? Uno dei tanti misteri irrisolti è proprio dietro l’angolo. Siamo in Abruzzo, precisamente nei pressi dei comuni di Scanno, dal quale il lago prende il nome, e Villalago, un paesino di montagna che si affaccia sul lago misterioso quanto romantico. È noto, infatti, per essere il “lago a forma di cuore” e si è formato a causa di una frana migliaia di anni fa.
Il lago nasconde fenomeni strani. Le sue acque si ritirano, un oggetto non identificato pare si celi tra le sue profondità, le bussole impazziscono, armi belliche riemergono dopo 70 anni e i pesci muoiono all’improvviso. Tra gli abitanti della zona, la preoccupazione è alta. Si tratta di episodi, seppure piuttosto frequenti.
Secondo alcuni studiosi, l’abbassamento del livello del bacino potrebbe essere riconducibile all’intensa siccità e al terremoto che si verificò nel 2009. Sarebbe questo l’origine di infiltrazioni e dispersioni. La stessa flora e la fauna potrebbero essere messe a rischio. Nel 2004, infatti, un’improvvisa moria di pesci coinvolse il lago, alimentando di fatto i primi dubbi e le prime ipotesi.
Tuttavia, non è solo l’abbassamento del livello dell’acqua l’unico fattore a essere controllo. I sub che si immergono nei pressi di Villalago, infatti, sostengono che le loro bussole impazziscano e le lancette degli strumenti non indichino il nord ma altre direzioni. Enzo Gentile, ambientalista e studioso del lago, ha raccontato al Corriere come il fenomeno si sia verificato di recente. “Il fenomeno si è ripetuto diverse volte e a varie profondità. Per eliminare il dubbio che potesse trattarsi di un fenomeno anomalo, dato che i fondali sono profondi anche trenta metri e non si riesce a vedere granché sott’acqua a causa del buio, abbiamo chiesto aiuto agli esperti”.
Al lago sono giunti da pochi giorni anche i tecnici dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma. “Abbiamo utilizzato dei magnetometri e con il sistema Gps abbiamo elaborato una mappa”, spiega Fabio Florindo, dirigente di ricerca per l’Ingv. “Possiamo già dire dai risultati preliminari che ad un certo punto il segnale magnetico cambia, anche se di poco, e che potrebbe trattarsi di materiali ferrosi sepolti nel fondale. In un solo punto della porzione di lago da noi esplorata c’è un’anomalia negativa molto concentrata, molto localizzata. Abbiamo le coordinate di questo oggetto, stimiamo che misura circa sei metri per due, è di forma ovale, è orientato verso nord-est ma non sappiamo di cosa si tratti. Ulteriori analisi definiranno meglio questa anomalia”.
Gli esperti hanno messo sotto osservazione il lago e i suoi fondali grazie ad una strumentazione speciale in grado di monitorare e trovare dei segnali idonei a svelarne i campi magnetici. Nel frattempo, però, si avanzano ipotesi. Come quella che vorrebbe il lago come una discarica durante la Seconda Guerra Mondiale. Il che avvalorerebbe la presenza dell’ordigno inesploso presente nei suoi fondali. E non solo. Proprio conseguentemente all’abbassamento delle acque, sarebbero venute alla luce anche munizioni, pistole e mitra. Oltre che reperti risalenti all’anno Mille.
Il lago di Scanno, Bandiera Blu e inserito nell’elenco de siti di interesse comunitario, è entrato di diritto anche nella lista dei misteri irrisolti. Di casa nostra.