La truffa del codice di verifica su LinkedIn: come riconoscere la trappola

Entra nel nuovo canale WhatsApp di NextMe.it
truffa LinkedIn
@Pexels

LinkedIn, la più grande rete professionale al mondo, è frequentemente presa di mira da truffatori che cercano di sfruttare la sua popolarità per compiere frodi. Recentemente, è emersa una nuova truffa che coinvolge un fantomatico “codice di verifica“. Questi codici sono di solito inviati da LinkedIn ai suoi utenti per confermare la loro identità durante il processo di recupero della password o l’attivazione di nuove funzionalità di sicurezza. I truffatori cercano di ingannare le vittime convincendole a condividere questi codici, spesso travestendosi da assistenza clienti del sito.

Il modus operandi è abbastanza sofisticato. I malintenzionati inviano messaggi che possono sembrare autentici, sfruttando l’aspetto e il linguaggio tipici delle comunicazioni ufficiali di LinkedIn. Questi messaggi potrebbero richiedere urgentemente la convalida dell’account dell’utente, minacciando potenziali sospensioni o limitazioni in caso di mancata verifica. La vittima, spinta dall’urgenza e dalla paura di perdere l’accesso al proprio profilo professionale, potrebbe essere indotta a fornire il codice, che i truffatori useranno poi per accedere all’account e perpetrare ulteriori frodi.

Misure di sicurezza e prevenzione

Per contrastare tali minacce, LinkedIn ha implementato nuove misure di sicurezza, tra cui la verifica dell’identità. Questo processo può includere l’aggiunta di un badge sul profilo dell’utente che conferma un’identità verificata, migliorando così la trasparenza e la fiducia sulla piattaforma. Tuttavia, è fondamentale che gli utenti rimangano vigili. LinkedIn consiglia di non condividere mai i codici di verifica con nessuno e di seguire pratiche di sicurezza consolidata come l’utilizzo di password forti e l’attivazione della verifica in due passaggi. Gli utenti devono essere sempre all’erta rispetto alle comunicazioni sospette e seguire alcune linee guida di base:

  1. Verificare l’autenticità dei messaggi: prima di rispondere a qualsiasi richiesta di dati personali o codici di verifica, è essenziale verificare l’origine del messaggio.
  2. Utilizzare controlli di sicurezza aggiuntivi: abilitare funzionalità come l’autenticazione a due fattori e cambiare regolarmente le password.
  3. Educarsi sulla sicurezza online: comprendere le tattiche comuni usate dai truffatori aiuterà a riconoscere e prevenire attacchi fraudolenti.

La crescente sofisticazione delle truffe online richiede una vigilanza costante e un impegno attivo nella protezione della propria identità digitale. Gli utenti di LinkedIn, e di altre piattaforme social, dovrebbero prendere seriamente le minacce alla sicurezza, adottando misure preventive e rispondendo prontamente a qualsiasi attività sospetta sui loro account.