La sonda Juno della NASA, durante il suo passaggio ravvicinato sulla luna di Giove, Europa, nel settembre 2022, ha catturato immagini che suggeriscono la presenza di sacche d’acqua salata collegate all’oceano sotterraneo e di cicatrici formate da possenti pennacchi di vapore acqueo.
La maggior parte delle immagini della missione Juno è stata scattata dallo strumento JunoCam, che è riuscito a catturare quattro immagini ad alta risoluzione della superficie di Europa mentre la sonda sfrecciava a un’altitudine di soli 355 chilometri. Inoltre, è stato utilizzato lo Stellar Reference Unit (SRU), un dispositivo normalmente impiegato per l’imaging di stelle deboli, per navigare. In questa occasione, le sue capacità in condizioni di scarsa luminosità sono state adattate per scattare un’immagine del lato notturno di Europa, illuminato solo dalla luce riflessa dalle nubi di Giove, chiamata “Jupiter-shine”.
La scoperta del “Platypus”
Lo SRU ha individuato una caratteristica insolita soprannominata “il Platypus” per la sua forma. Questo è un esempio di terreno caotico, un insieme di blocchi di ghiaccio, creste, collinette e macchie marroni. Il terreno caotico è stato già osservato sulla superficie di Europa sin dai tempi delle missioni Voyager, e gli scienziati ritengono che queste aree possano essere punti dove il liquido salmastro affiora in superficie, sciogliendo parzialmente la crosta ghiacciata.
Il Platypus si estende per 37 chilometri di larghezza e 67 chilometri di lunghezza. Considerando che la superficie ghiacciata di Europa tende a livellarsi in tempi geologicamente brevi, cancellando caratteristiche come i crateri, il Platypus deve essere una delle strutture più giovani sulla luna gioviana.
“Heidi Becker, co-investigatrice principale dello SRU presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, ha dichiarato che queste caratteristiche suggeriscono attività di superficie attuale e la presenza di acqua liquida sotterranea su Europa. Becker ha indicato che il Platypus sarà un obiettivo primario per la missione Europa Clipper della NASA e per la missione JUICE dell’ESA.
A cinquanta chilometri a nord del Platypus sono state individuate caratteristiche ancora più emozionanti: una serie di doppie creste affiancate da macchie scure sulla superficie. Queste strutture sono ritenute punti di origine per pennacchi di vapore acqueo che raggiungono altezze di 200 chilometri. Sebbene i pennacchi di Europa siano stati controversi da quando il telescopio spaziale Hubble li ha osservati per la prima volta nel 2012, le nuove scoperte offrono regioni promettenti per le missioni Europa Clipper e JUICE.
Juno ha anche fornito prove potenti che le caratteristiche superficiali, e la superficie stessa, si stanno spostando. Gli scienziati chiamano questo fenomeno “true polar wander”, che implica lo spostamento dei poli geografici a causa della crosta ghiacciata che galleggia sull’oceano globale sotterraneo. Candy Hansen, co-investigatrice di Juno presso il Planetary Science Institute in Arizona, ha spiegato che queste fratture, osservate come depressioni irregolari tra i 20 e i 50 chilometri di dimensione, sono la prova di questo fenomeno.