La NASA ha sviluppato un robot all’avanguardia, denominato Exobiology Extant Life Surveyor (EELS), che assomiglia notevolmente a un serpente. Questo robot innovativo, che misura poco più di 4 metri, è stato progettato con l’obiettivo di essere impiegato nelle indagini degli oceani sotterranei della luna di Saturno, Encelado, in particolare per la ricerca di potenziali tracce di vita. Grazie alla sua struttura flessibile, composta da segmenti articolati, EELS è autonomo e auto-propulso, capace di adattarsi a vari ambienti, dai fondali oceanici alle superfici rocciose.
La missione primaria di EELS è quella di navigare attraverso le fessure presenti nella crosta ghiacciata di Encelado, che offrono un passaggio verso gli oceani nascosti sottostanti. Data l’incertezza relativa alla configurazione e alle caratteristiche fisiche di questi ambienti, potenzialmente molto differenti dai nostri oceani, il robot è stato equipaggiato per affrontare una vasta gamma di scenari. La sua “testa” è dotata di sensori avanzati e telecamere ottiche, inclusi LiDAR, telecamere stereo, e un barometro, che gli consentono di percepire e interagire con l’ambiente circostante in modo intelligente. Ciò è fondamentale per garantire che EELS possa prendere decisioni autonome e “consapevoli del rischio” mentre esplora le profondità di Encelado, mantenendo la comunicazione con i controllori terrestri nonostante la distanza e l’isolamento.
Un design innovativo per sfide ambientali senza precedenti su Encelado
La luna di Saturno, Encelado, si distingue come uno dei corpi celesti più promettenti per la ricerca di vita extraterrestre, vicino al nostro pianeta. Le indagini effettuate dalla sonda Cassini hanno confermato la presenza di oceani sotterranei, potenzialmente abitabili, e recenti osservazioni attraverso il telescopio spaziale James Webb hanno rivelato imponenti getti d’acqua eruttati dalla superficie lunare. Questi getti rappresentano la via più diretta per accedere agli oceani altrimenti inesplorabili di Encelado.
Il design unico di EELS lo rende particolarmente adatto a superare le sfide poste da tali condizioni estreme. Inizialmente previsto per muoversi sulle superfici ghiacciate di Encelado, il robot dovrà poi procedere in profondità, attraverso canali stretti e tortuosi, dove la sua struttura flessibile e resistente gli permetterà di affrontare sia l’acqua che i potenti getti emessi dalla superficie. Oltre al suo impiego nell’esplorazione spaziale, le caratteristiche uniche di EELS potrebbero trovare applicazione anche in missioni di esplorazione di ambienti estremi sulla Terra, come l’Antartide, ben prima del suo viaggio verso la luna di Saturno.