La NASA preoccupata per una “apocalisse di Internet” nel 2025?

Entra nel nuovo canale WhatsApp di NextMe.it
Tempesta solare

La NASA si sta attrezzando in vista di una potenziale eruzione solare di vasta portata che, secondo alcune voci, potrebbe provocare seri disservizi alla rete Internet globale. Nel corso del prossimo anno, è previsto che l’attività solare entri in una fase di marcata intensità, caratterizzata da un incremento sia nel numero che nella potenza delle tempeste solari e dei brillamenti. Questi eventi potrebbero teoricamente causare gravi interruzioni nella connettività Internet, portando a quello che alcuni hanno definito un’apocalisse digitale. Tale scenario è stato proposto dal tabloid britannico Daily Express, suscitando ampio dibattito.

La notizia, diffusa attraverso il social network X (precedentemente noto come Twitter) dall’account “AlertesInfos“, ha raggiunto oltre un milione di visualizzazioni, scatenando una serie di previsioni catastrofiche tra gli utenti, alcuni dei quali hanno evocato scenari apocalittici. Tuttavia, l’affermazione di un’imminente caduta della rete come conseguenza delle tempeste solari si rivela essere più un tema di dibattito ricorrente che una realtà imminente. Questo argomento è stato ripreso anche in passato, come evidenziato nel novembre 2023 dal sito Jeuxvideo.com, che prevedeva una possibile interruzione di Internet per diversi mesi nel 2024.

Valutazioni del rischio

La discussione si basa spesso su uno studio intitolato “Solar Superstorms: Planning for an Internet Apocalypse“, condotto dall’esperto informatico Sangeetha Abdu Jyothi dell’Università della California e pubblicato nell’agosto 2021. Questa ricerca esamina l’effetto dei disturbi magnetici causati da eruzioni solari sui sistemi di telecomunicazione. Secondo una stima riportata da USA Today, esiste una probabilità che varia dall’1,6 al 12% che tali eventi possano causare una significativa interruzione di Internet nel prossimo decennio, con un impatto economico stimato in 7 miliardi di dollari al giorno per l’economia statunitense.

Nonostante le preoccupazioni, si tende a ridimensionare i rischi associati a un’interruzione massiccia di Internet a causa dell’attività solare, dato che tale fenomeno è intrinsecamente ciclico. La NASA ha illustrato come l’intelligenza artificiale possa contribuire a prevedere le tempeste solari, sottolineando che il Sole attraversa cicli di attività intensa ogni 11 anni, con il prossimo picco previsto per il 2025. Tuttavia, è importante notare che questi picchi regolari non hanno necessariamente le dimensioni per causare interruzioni di vasta portata nella rete Internet. Infatti, lo studio di Sangeetha Abdu Jyothi mette in luce i rischi per i cavi Internet sottomarini in caso di brillamenti solari estremamente potenti, simili a quelli registrati per l’ultima volta nel 1859, ma con una probabilità di occorrenza decisamente ridotta.

La narrazione di un’imminente “apocalisse di Internet” nel 2025, come proposta dal Daily Express, sembra essere il risultato di un’interpretazione eccessivamente allarmistica delle informazioni disponibili, mescolando in modo inaccurato fonti diverse. Va chiarito che la NASA non ha mai confermato il rischio di un tale evento catastrofico specificamente per il 2025. Di fronte alla diffusione di informazioni fuorvianti, Sangeetha Abdu Jyothi ha espresso rammarico per l’uso del termine “apocalisse di Internet” nel suo studio, come riportato dal Washington Post nel 2023. Anche il sito Space.com e il noto account spaziale SpaceScience hanno cercato di minimizzare le preoccupazioni relative agli effetti delle tempeste solari, indicando che, al di là di possibili interruzioni di corrente o disturbi al GPS, gli impatti sul nostro pianeta sarebbero limitati.