La NASA e Sierra Space hanno effettuato un altro test esplosivo su un habitat spaziale, suscitando grande entusiasmo. Il motivo di tanta soddisfazione è che la struttura gonfiabile a grandezza naturale ha superato del 22% i livelli di sicurezza x4 raccomandati dalla NASA prima di cedere nel test di “pressione di scoppio massima”.
Caratteristiche dell’habitat gonfiabile LIFE
La struttura gonfiabile di Sierra Space, chiamata Large Integrated Flexible Environment, o LIFE, aveva già superato un test di stress a gennaio. Il LIFE è costruito con tessuti Vectran intrecciati che si rinforzano una volta gonfiati.
Questa tecnologia avanzata è destinata a essere utilizzata come componente nel progetto della stazione spaziale Orbital Reef, un’iniziativa che coinvolge la NASA, Blue Origin e Sierra Space. La scelta di utilizzare il Vectran, un materiale noto per la sua resistenza e leggerezza, rappresenta un passo avanti significativo nella costruzione di habitat spaziali sicuri e affidabili.
Obiettivi del secondo test di scoppio
Beth Licavoli, responsabile del programma per i materiali flessibili di Sierra Space, ha dichiarato prima del test: “Questo secondo test di scoppio ci fornirà il design, la ripetibilità e l’architettura necessari per ottenere la certificazione dell’involucro a pressione dell’habitat LIFE”.
Il processo di certificazione è cruciale per garantire che queste strutture possano essere utilizzate in sicurezza nello spazio, dove le condizioni estreme richiedono soluzioni tecniche robuste e affidabili. Licavoli ha sottolineato l’importanza della ripetibilità dei risultati, un aspetto fondamentale per assicurare che ogni unità prodotta possa offrire le stesse prestazioni elevate.
Dettagli del modello LIFE 285
Il secondo modello di test, denominato LIFE 285, è alto oltre 6 metri e ha le dimensioni di una “casa familiare media”. Rispetto al modello precedente, questo ha piastre di copertura più grandi e leggere sulle pareti, che, secondo Licavoli, consentono al modello di espandersi e avere finestre più grandi.
Le modifiche apportate al design del LIFE 285 rappresentano un miglioramento significativo, permettendo una maggiore abitabilità e comfort per gli astronauti. Le piastre di copertura più leggere riducono il peso complessivo della struttura, rendendola più facile da trasportare e assemblare nello spazio. Inoltre, le finestre più grandi offrono una migliore visuale, migliorando l’esperienza degli astronauti durante le missioni prolungate.
Risultati del test e future prospettive
L’ultimo test di stress ha raggiunto i 74 psi prima di esplodere, dimostrando la “scalabilità per strutture da 10 a 1.400 metri cubi”. Questo risultato conferma la fattibilità del progetto LIFE per future applicazioni spaziali, aprendo la strada a strutture abitative più grandi e complesse.
L’anno prossimo, Sierra Space prevede di testare la sua prima tecnologia per stazioni spaziali da 500 metri cubi, un ulteriore passo avanti verso la realizzazione di habitat spaziali permanenti e autosufficienti. Questo test futuro sarà cruciale per dimostrare la capacità del LIFE di adattarsi a diverse esigenze mission-critical, includendo ambienti abitativi, laboratori di ricerca e aree di stoccaggio.
L’importanza di questi sviluppi non può essere sottovalutata. Gli habitat gonfiabili come il LIFE rappresentano una soluzione innovativa per superare le limitazioni dei moduli rigidi tradizionali.
La loro capacità di essere compressi durante il lancio e successivamente espansi in orbita offre vantaggi significativi in termini di costi e efficienza logistica. Con la crescente attenzione verso l’esplorazione spaziale e le missioni a lungo termine, le soluzioni come il LIFE diventano sempre più rilevanti.