Nelle scorse giornate del 10 e 11 maggio 2024, il Sole ha emesso due intensi brillamenti solari. Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha catturato con precisione queste eruzioni, che hanno scatenato onde di energia elettromagnetica dirette verso la Terra. Le eruzioni sono state classificate come brillamenti di classe X5.8 e X1.5, rivelando una significativa attività solare in questi periodi.
La sequenza di eventi ha innescato un vero e proprio spettacolo cosmico mentre la Terra si preparava all’impatto di queste tempeste solari. La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha emesso avvisi in risposta alle prime eiezioni di massa coronale (CMEs) che si dirigevano rapidamente verso il nostro pianeta. Gli appassionati di astronomia di tutto il mondo hanno potuto assistere a stupefacenti aurore che hanno colorato il cielo con tonalità vibranti di rosa, verde e viola, da Nord Europa fino alla Tasmania in Australia, grazie a questo raro fenomeno celeste.
The Sun emitted two strong solar flares on May 10-11, 2024, peaking at 9:23 p.m. EDT on May 10, and 7:44 a.m. EDT on May 11. NASA’s Solar Dynamics Observatory captured images of the events, which were classified as X5.8 and X1.5-class flares. https://t.co/nLfnG1OvvE pic.twitter.com/LjmI0rk2Wm
— NASA Sun & Space (@NASASun) May 11, 2024
Impatto e spettacolo celeste delle eruzioni solari
Questi spettacolari eventi non sono solo un incanto per gli occhi, ma presentano anche potenziali rischi per l’infrastruttura tecnologica terrestre. I campi magnetici fluttuanti, indotti dalle tempeste geomagnetiche, possono causare interruzioni nelle reti elettriche, nelle reti di comunicazione e nelle operazioni satellitari.
Le recenti eruzioni hanno causato blackout radio temporanei e potrebbero avere impatti significativi sulla magnetosfera terrestre. Sebbene queste particolari esplosioni non abbiano lanciato eiezioni di massa coronale (CME) dirette verso la Terra, la presenza di un’enorme macchia solare, AR3590, che continua a crescere e ora punta quasi direttamente verso il nostro pianeta, aumenta il rischio di future tempeste solari di grande intensità. Questo fa sorgere preoccupazioni per possibili tempeste geomagnetiche che potrebbero influenzare non solo le aurore, ma anche le infrastrutture a terra come le reti di comunicazione e i satelliti.
L’attività solare intensa può influenzare vari aspetti della tecnologia terrestre, dai sistemi di navigazione e comunicazione alle reti elettriche. In risposta agli eventi recenti, organizzazioni come la NOAA hanno monitorato da vicino l’attività solare, prevedendo livelli estremi di tempeste geomagnetiche (G5) e prospettando potenziali blackout radio intensi (R3). Queste previsioni aiutano a prepararsi meglio a eventuali interruzioni e a mitigare i rischi associati. Elon Musk, fondatore di SpaceX e Starlink, ha riconosciuto le sfide poste dalla tempesta solare, evidenziando in particolare le difficoltà operative dei satelliti. Nonostante le preoccupazioni, Musk ha rassicurato che i satelliti di SpaceX sono adeguatamente equipaggiati per affrontare queste condizioni estreme.
There are two things we call solar eruptions: solar flares and coronal mass ejections (CMEs). They often occur together, but not always.
Solar flares are intense flashes of light — a result of the Sun’s complex magnetic fields abruptly rearranging themselves. pic.twitter.com/s6qYXQIkw8
— NASA Sun & Space (@NASASun) May 11, 2024