La pubblicazione su Acta Astronautica ha acceso nuovi entusiasmi nel campo dell’esplorazione spaziale: un gruppo di ricercatori della Chongqing University, sotto la guida di GengXin Xie, ha reso noto il successo del primo esperimento di coltivazione di piante al di fuori del nostro pianeta. L’esito dell’esperimento Bep, frutto dell’impegno congiunto di 28 università cinesi e parte integrante della missione Chang’e-4 del 2019, suggerisce prospettive allettanti per il sostentamento di future colonie umane sulla Luna.
L’esperimento si è avvalso di una mini serra di circa tre chili, che ha viaggiato verso il lato meno esplorato del nostro satellite naturale. All’interno, semi di diverse specie – cotone, patata, colza, Arabidopsis – insieme a lieviti e uova di moscerino della frutta, sono stati selezionati per creare una biosfera in miniatura. L’obiettivo era audace: dimostrare la capacità delle piante di effettuare fotosintesi grazie alla luce solare e di contribuire a un ecosistema autosufficiente, con i lieviti incaricati di riciclare i residui organici in nutrienti.
Le implicazioni delle estreme condizioni lunari sull’agricoltura spaziale
Il percorso dell’esperimento Bep non è stato privo di ostacoli. Dopo l’iniziale successo testimoniato dai germogli di cotone, la ricerca ha subìto un arresto quando la notte lunare ha esposto le piante a condizioni climatiche estreme, terminando anticipatamente la fase sperimentale a nove giorni anziché i cento previsti. La fredda notte lunare ha così fermato la crescita delle piantine di cotone e impedito lo sviluppo di patate e il ciclo vitale dei moscerini.
Nonostante le difficoltà incontrate, gli studiosi coinvolti guardano al futuro con ottimismo. I dati raccolti confermano la possibilità di sviluppare un ecosistema rigenerativo sulla Luna, paventando scenari in cui gli esseri umani potranno coltivare il proprio cibo nello Spazio. La sfida che ora si pone è quella di perfezionare sistemi agricoli capaci di resistere agli estremi climatici lunari e garantire la salubrità dei raccolti in un ambiente così inusuale.