Il cielo di aprile ci riserva uno spettacolo astronomico particolarmente affascinante, grazie alla congiunzione planetaria di Marte e Saturno. La NASA, nel suo rapporto mensile dedicato agli appassionati di astronomia, segnala che nelle albe del 10 e 11 aprile 2024, questi due pianeti saranno eccezionalmente vicini, apparendo separati da soli mezzo grado, un’ampiezza comparabile a quella della Luna piena.
Secondo le indicazioni fornite dalla NASA, per godere al meglio di questo evento non sono necessari strumenti specializzati. Gli abitanti dell’emisfero meridionale avranno la migliore visuale, potendo osservare i due pianeti brillare intensamente nel cielo poco prima dell’alba, circa 40 minuti prima del sorgere del Sole. Marte, con il suo colore rosso vivace, e Saturno, che risplende in toni di giallo, offriranno un contrasto cromatico spettacolare.
Cosa significa “congiunzione planetaria”?
Il termine “congiunzione planetaria” si riferisce a quel fenomeno per cui due corpi celesti si trovano a una distanza apparente ridotta, da mezzo a nove gradi, uno dall’altro nel cielo terrestre. È importante sottolineare che questa prossimità è solo apparente: per esempio, Saturno si trova ad oltre 1,1 miliardi di chilometri da Marte nel nostro Sistema Solare, rendendo la loro vicinanza una sorta di illusione ottica.
Il mese di aprile sarà ricco di congiunzioni planetarie. Il 19 aprile, Mercurio e Venere si troveranno vicini al Sole, rendendo difficile la loro osservazione diretta, con Venere che si distinguerà per la sua maggiore luminosità. Il 20 aprile, invece, sarà la volta di Giove e Urano, che si incontreranno nella costellazione dell’Ariete a soli 0,31 gradi di distanza l’uno dall’altro, evento meglio osservabile dall’emisfero settentrionale subito dopo il tramonto. Per Urano, tuttavia, sarà necessario l’uso di un binocolo.
A fine mese, il 29 aprile, Marte tornerà a essere protagonista in una congiunzione con Nettuno. Questo incontro avverrà alle 4 del mattino, con i due pianeti che appariranno vicinissimi nell’emisfero meridionale, e anche in questo caso sarà indispensabile l’utilizzo di strumenti ottici per poter apprezzare Nettuno.