La Cina sfida i “trenini” di Starlink: lanciati i primi 18 satelliti della “costellazione delle mille vele”: guarda il video

Entra nel nuovo canale WhatsApp di NextMe.it
Immagine composita delle recinzioni ottiche Horus focalizzate su LEO di Slingshot, che mostrano i detriti del lancio Long March 6A del 6 agosto 2024
@Slingshot Aerospace

La Cina ha compiuto un importante passo avanti nella corsa spaziale con il lancio dei primi 18 satelliti della “costellazione delle mille vele”, un ambizioso progetto che mira a competere direttamente con la rete Starlink di SpaceX.

Il lancio, avvenuto il 6 agosto 2024 dal centro di lancio di Taiyuan nella provincia dello Shanxi, è stato effettuato con un razzo Long March 6A, segnando l’inizio della costruzione di una megacostellazione che, una volta completata, conterà oltre 14.000 satelliti in orbita terrestre bassa (LEO).

La “costellazione delle mille vele” è stata progettata per fornire accesso globale a Internet, ma il suo significato va ben oltre l’aspetto commerciale. La Cina sta cercando di assicurarsi una posizione di leadership nello spazio, con un particolare focus sulla sicurezza nazionale. Il progetto fa parte di una strategia più ampia del governo cinese per ridurre la dipendenza dalle tecnologie estere e per sviluppare infrastrutture autonome in grado di resistere a possibili pressioni internazionali.

Un progetto strategico con implicazioni militari

L’importanza strategica della “costellazione delle mille vele” è sottolineata dal contesto geopolitico in cui si inserisce. Da quando Starlink ha dimostrato il suo valore nelle comunicazioni sul campo di battaglia durante la guerra in Ucraina, la Cina ha intensificato i suoi sforzi per sviluppare una rete simile che possa essere utilizzata sia per scopi civili che militari. Controllare lo spazio LEO, dove operano i satelliti di Starlink, è diventato un obiettivo chiave per Pechino, che vede nello spazio una nuova frontiera di potere e influenza.

La costruzione di questa megacostellazione è parte di una risposta alle crescenti preoccupazioni di Pechino riguardo alla “egemonia spaziale” degli Stati Uniti. La Cina considera il controllo dello spazio non solo come una questione di progresso tecnologico, ma anche come un elemento cruciale per la sua sicurezza nazionale. Per questo motivo, il progetto della “costellazione delle mille vele” è sostenuto non solo da investimenti privati, ma anche da forti sovvenzioni governative, dimostrando l’importanza che il governo cinese attribuisce a questo settore.

Detriti spaziali e sfide future

Tuttavia, il lancio della “costellazione delle mille vele” non è stato privo di criticità. Durante il processo di messa in orbita, sono stati rilevati oltre 50 frammenti di detriti spaziali lungo la traiettoria del razzo Long March 6A. Questi detriti, che ora rappresentano un pericolo per altre costellazioni in orbita terrestre bassa, hanno riacceso il dibattito sulla gestione sostenibile dello spazio e sulle implicazioni a lungo termine delle megacostellazioni.

I detriti spaziali sono un problema crescente, soprattutto in un’epoca in cui sempre più nazioni e aziende private stanno lanciando satelliti in orbita. Ogni frammento di detrito può viaggiare a velocità estremamente elevate, causando potenziali collisioni che potrebbero generare ulteriori detriti e mettere a rischio non solo altre missioni satellitari, ma anche la sicurezza delle operazioni spaziali future.

La Cina, consapevole delle sfide legate alla gestione dei detriti spaziali, sta cercando di sviluppare nuove tecnologie per ridurre l’impatto ambientale delle sue missioni. Tuttavia, l’ampiezza del progetto della “costellazione delle mille vele” solleva interrogativi sulla sostenibilità a lungo termine di tali megacostellazioni e sulla capacità della Cina di mitigare i rischi associati.

Il futuro delle megacostellazioni cinesi

Il lancio dei primi 18 satelliti è solo l’inizio di un progetto molto più ampio. Entro la fine del 2025, la Cina prevede di mettere in orbita 648 satelliti, con l’obiettivo di fornire copertura regionale, per poi espandere gradualmente la rete fino a raggiungere una copertura globale.

La “costellazione delle mille vele” è solo una delle tre megacostellazioni pianificate dalla Cina, insieme alla costellazione Guowang, che dovrebbe contare 13.000 satelliti, e alla costellazione Crane-3, con 10.000 satelliti previsti.

Questi progetti non solo rappresentano un salto tecnologico per la Cina, ma evidenziano anche l’importanza che il paese attribuisce allo spazio come nuova frontiera della competizione geopolitica. Il successo di queste iniziative dipenderà dalla capacità della Cina di superare le sfide tecniche e ambientali, e dalla sua abilità nel bilanciare le ambizioni nazionali con la necessità di una gestione responsabile dello spazio.