Il Telescopio Spaziale James Webb, un progetto congiunto NASA/ESA/CSA, ha recentemente diffuso una collezione straordinaria di immagini che ritraggono 19 galassie a spirale. Queste immagini, realizzate nelle lunghezze d’onda del vicino e medio infrarosso, rivelano con una precisione mai raggiunta dettagli di stelle, gas e polvere in galassie al di fuori della nostra Via Lattea. Gli astronomi stanno esaminando con grande interesse queste fotografie per decifrare le complesse strutture che compongono le galassie.
Il 29 gennaio 2024 è stata una data significativa per l’astronomia, poiché ha visto la pubblicazione di queste immagini, frutto del programma “Physics at High Angular Resolution in Near GalaxieS” (PHANGS). Questo progetto, che si avvale della collaborazione di oltre 150 astronomi a livello globale, utilizza i dati raccolti da diversi strumenti, tra cui il Telescopio Spaziale Hubble, il Multi-Unit Spectroscopic Explorer del Very Large Telescope e l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array. Prima dell’intervento del JWST, queste osservazioni si concentravano sulle lunghezze d’onda ultravioletta, visibile e radio. Con l’aggiunta dei dati nel vicino e medio infrarosso forniti dal JWST, gli astronomi hanno accesso a informazioni ancora più dettagliate e profonde.
Nelle immagini scattate dalla NIRCam (Near-Infrared Camera) di Webb, milioni di stelle emergono luminose nei toni del blu. Alcune di queste stelle si distribuiscono lungo i bracci delle galassie, mentre altre si addensano in ammassi stellari. I dati del MIRI (Mid-Infrared Instrument) del telescopio mettono in evidenza la polvere luminosa, rivelando la sua posizione tra le stelle e svelando anche quelle stelle ancora in fase di formazione, avvolte in gas e polvere.
Immagini sbalorditive
Le immagini mostrano sorprendenti gusci sferici di gas e polvere, probabilmente formatisi a seguito di esplosioni stellari passate. Queste strutture estese di gas nei bracci a spirale, colorate di rosso e arancione, forniscono informazioni preziose agli astronomi che studiano come le galassie distribuiscono il loro gas e la loro polvere.
L’analisi delle immagini suggerisce che le galassie crescono progressivamente dall’interno verso l’esterno, con la formazione stellare che inizia nei nuclei galattici e si estende lungo i bracci. È emerso che le stelle più lontane dai nuclei tendono a essere più giovani, mentre le regioni vicine ai nuclei, illuminate in blu, ospitano stelle più vecchie. La presenza di nuclei galattici inondati di picchi di diffrazione rosa e rossi potrebbe indicare l’attività di buchi neri supermassicci o la saturazione di ammassi stellari luminosi.
La pubblicazione di queste immagini apre nuove prospettive per la ricerca astronomica. Il team PHANGS, oltre a rendere disponibili le immagini, ha pubblicato il più ampio catalogo mai creato, contenente circa 100.000 ammassi stellari. Questo tesoro di dati, unito al numero senza precedenti di stelle risolte grazie al JWST, offre agli astronomi uno strumento inestimabile per continuare le loro indagini sulle galassie a spirale.