In un evento quasi miracoloso, le acque dell’Oceano Pacifico hanno partorito una nuova isola. Questa sorprendente nascita, seguito di un’eruzione vulcanica sottomarina, è stata testimoniata dalle immagini dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). A soli un chilometro dalla costa dell’isola giapponese di Iwo Jima, la natura ha scritto una nuova pagina geografica.
Tutto ha inizio il 21 ottobre 2023, con l’eruzione di un vulcano sommerso. Nei giorni a seguire, la natura si è espressa con una potenza crescente. Entro il 30 ottobre, l’atmosfera è stata punteggiata da esplosioni incessanti. Massi imponenti hanno preso il volo, mentre colonne di cenere e gas si sono elevate maestosamente nel cielo, superando i 50 metri di altezza.
Una nuova isola
Questa forza primordiale ha permesso alle ceneri e alle rocce vulcaniche di accumularsi, formando una nuova isola, ora osservabile persino dalle lontane orbite spaziali. Le più recenti riprese di Landsat 9, datate 3 novembre, offrono un confronto affascinante tra Iwo Jima, situata a circa 1.200 km a sud di Tokyo, prima e dopo questa spettacolare eruzione. Ma non è tutto. L’evento ha anche dato vita a un mare di pomice galleggiante, testimoniando l’esplosività dell’eruzione.
Le analisi recenti suggeriscono una composizione chimica unica per questa pomice, differente da quella dei vulcani vicini. Gli esperti ritengono che possa originare dalla zona di rift dell’arco posteriore, una regione geologicamente complessa. Curiosamente, questa eruzione si è verificata pressoché nello stesso punto di quella di luglio 2022, suggerendo un risveglio dell’attività magmatica dell’area. Secondo Yuji Usui dell’Agenzia Meteorologica Giapponese, l’eruzione sembra ora attenuata, ma il destino della nuova isola rimane incerto. Inizialmente larga 100 metri e alta 20, sta subendo l’azione erosiva delle onde. La sua sopravvivenza dipenderà dalla composizione: se prevalente in lava, potrebbe resistere più a lungo.