E-cat. Oggi la comunità scientifica e l’opinione pubblica sono divise tra chi ritiene sia un’invenzione potenzialmente in grado di sostituire almeno in parte il petrolio come fonte di energia e chi la pone alla stregua di una “bufala”, ma la storia della fusione fredda parte da ben più lontano, e ora approda anche nelle sale cinematografiche, con il film ‘The Believers’ (‘Quelli che ci credono’), in mostra al Chicago International Film Festival.
La proiezione inizia a Marzo 1989, quando due quotati chimici dell’Università di Utah (Usa), Stanley Pons e Martin Fleishmann, si mettono davanti ad una schiera di giornalisti annunciando un’incredibile scoperta: avrebbero infatti risolto i problemi energetici del pianeta usando acqua di mare, batterie e un misterioso congegno di vetro che tengono prudentemente tra le mani. Nasce la Fusione Fredda.
I chimici sono sulle copertine di tutti i giornali ma in appena tre mesi la loro carriera viene stroncata, la loro reputazione va in rovina, e la fusione fredda viene chiamata “Bad Science” (“Cattiva Scienza”), nonostante in realtà il loro lavoro fosse stato poi pubblicato su una rivista scientifica. Il mondo si divide tra chi ci crede e chi no.
“Ventidue anni dopo, nonostante la scienza tradizionale continui a disdegnarla, alcuni scienziati, professionisti e dilettanti, una scuola superiore, e un Internet Dj di Hollywood sono convinti che la fusione fredda possa ancora salvare il mondo –si legge nella presentazione del film- e che siamo vicini più che mai al Santo Graal della civilizzazione. Loro sono ‘The Believers ”.
I toni sembrano quelli di una battaglia contro una forza malefica o un virus potenzialmente in grado di distruggere l’umanità, in stile quanto mai americano, ma la diffusione di questo film potrebbe realmente sollevare l’opinione pubblica verso una problematica che per molti o non esiste o è stata già risolta in un nulla di fatto.
Il Festival si terrà dall’11 al 25 Ottobre e ‘The Believers’ sarà presentato il giorno 16 Ottobre.
Roberta De Carolis